Il caro petrolio sta avendo ripercussioni negative non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa, dove in diversi Paesi si sono moltiplicate le iniziative di protesta anche importanti (come Spagna, Polonia e Portogallo) e con effetti di rilievo. In occasione dell’odierno vertice UE, Adoc e Codacons chiedono ai leader dei 27 di prestare attenzione non solo alle categorie produttive, ma anche ai consumatori, la fascia più colpita dai rincari. “I principali danneggiati dalla crescita selvaggia dei listini dei carburanti non sono pescatori e autotrasportatori, ma i consumatori – dichiarano i Presidenti di Adoc e Codacons – che risentono degli effetti delle quotazioni del petrolio in ogni settore della vita quotidiana: dal pieno di benzina alla bolletta della luce, dal costo della frutta alle tariffe degli aerei”.
Proprio per tale motivo Adoc e Codacons hanno deciso di organizzare una protesta europea, che coinvolge anche le associazioni dei consumatori operanti nell’area UE, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sui cittadini-consumatori. Il prossimo 29 giugno è stato indetto lo Sciopero Europeo dell’Energia “Kick Oil”, in tutti i Paesi europei. In questo giorno, dalle ore 20:45, ora d’inizio della finale degli Europei di calcio, i cittadini saranno invitati a spegnere tutte le luci e le altre fonti d’energia, lasciando accesi solo i televisori.
Con questa protesta simbolica i cittadini intendono chiedere a gran voce tre provvedimenti: la riduzione delle accise sui carburanti del 15% in tutti i Paesi dell’UE; l’adozione di nuove politiche energetiche e il pagamento in Euro del petrolio. In particolare le associazioni, unitamente, dicono no a misure e provvedimenti tesi ad agevolare unicamente autotrasportatori e categorie produttive, consentendo solo a loro di risparmiare sulla voce carburanti. Se un risparmio deve esserci, questo deve valere per tutta la collettività.
Via | Adoc