Quella di quest’anno è probabilmente la Ferrari più competitiva delle ultime stagioni. Peccato però che la strategia durante le qualifiche sia sempre sbagliata. Diplomaticamente Fernando Alonso dà la colpa al maltempo che rallenterebbe la sua monoposto e sarebbe il principale responsabile del sesto posto nella griglia a Montreal. Un sesto posto che gli è costato la vittoria vista la grande rimonta dal 6° al 2° posto.
Dopotutto non è nemmeno la prima volta, e bisognerebbe cominciare a preoccuparsi. Se nella prima parte della stagione le Ferrari arrivavano più o meno pari con le Red Bull e dietro soltanto alle Mercedes che poi in gara andavano in crisi dopo due giri, ora che a sopravanzare lo spagnolo ci sono anche piloti che non ti aspetti come Bottas, qualche domanda bisognerebbe cominciare a farsela. Possibile che non si riesca, con un bolide del genere, a partire un po’ più avanti? L’ammissione è chiara:
Adesso davanti abbiamo solo Vettel, che in Canada era irraggiungibile e ha meritato la vittoria. Anche se ha incrementato il suo vantaggio il campionato è ancora lungo e c’è tutto il tempo per recuperare. Non so se sarebbe potuta andare meglio se fossimo partiti più avanti
dice Alonso, e la risposta che gira nella mente di tifosi e addetti ai lavori è sempre la stessa: sì. Che l’auto vada bene lo dimostra anche lo stratega Pat Fry che in conferenza ieri ha detto chiaramente che d’ora in avanti si concentreranno solo sulle qualifiche. Come a dire che la gara non li preoccupa. Basti vedere Massa che ha scalato 8 posizioni durante la corsa per rendersi conto che è la qualifica che va rivista. La speranza ora è che a Silverstone, dove il tracciato è molto simile a Shanghai e Barcellona dove Alonso ha già vinto quest’anno, la storia si possa ripetere. Qualifiche al sabato permettendo.
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