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Il Salone di Francoforte rilancia il mercato auto

SDFF2013

Per quanto sia ancora difficile parlare di ripresa, in quanto quella definitiva secondo gli analisti arriverà non prima del 2020 e senza raggiungere nuovamente lo stato di salute ottimale raggiunto dal comparto nel 2007,. il Salone di Francoforte ha confermato la crescita del 5% del mercato europeo di auto. Un segno tangibile della tregua dalla crisi. Tregua che arriva dopo un periodo in cui il mercato  ha ‘grattato’ il fondo, secondo gli analisti, per poi stabilizzarsi a piccoli passi, agevolando soprattutto il ritorno alla redditività in Europa dei produttori di volume come Ford, Fiat, General Motors, Psa Peugeot Citroen e Renault.

Appare differente è la situazione dei produttori ‘premium’ quali Audi, Bmw e Mercedes, che non hanno risentito eccessivamente della recessione in Europa in virtù della loro presenza mondiale e del loro slancio in Cina e negli Stati Uniti. Sono questi ultimi, infatti, due mercati che quest’anno cresceranno rispettivamente del 15 e del 5 per cento, a fronte di una previsione di un calo in Europa occidentale di circa il 5%.

Il Salone di Francoforte, tuttavia, porta buone nuove e l’agenzia di rating Moody’s ha parlato di una crescita del 3% del mercato europeo a partire dal 2014.

Salone di Francoforte 2013: resoconto

Si è chiusa con questa situazione panoramica la sessantacinquesima edizione del Salone dell’auto tedesco, che ogni due anni chiama a raccolta da tutto il globo, in quella che è la città teutonica degli affari, i grandi delle case automobilistiche. Nell’edizione 2013 le anteprime mondiali sono state più di 70 e altrettante quelle europee e la parte del leone la fanno come sempre i padroni di casa tedeschi. Ma quest’anno c’è stata più di una novità. Per cercare di aggirare l’ostacolo di una crisi di domanda che in Europa ancora non accenna a finire e creare nuove opportunità di mercato, gradite soprattutto ai giovani potenziali acquirenti, a Francoforte quest’anno hanno dominato i concept di vetture elettriche ed ibride plug-in, settore in cui solo i costruttori tedeschi lanceranno sul mercato 16 nuovi modelli entro la fine del 2014. Tuttavia, ovviamente, non solo loro. In primo piano ci sono anche i francesi Renault e Psa, già apripista della mobilità elettrica, e i giapponesi di Toyota, che per primi hanno creduto nell’ibrido.

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