“Ford Driving Skills For Life” è il programma di training gratuito, per la guida responsabile, organizzato da Ford prima negli Stati Uniti e adesso anche in Europa. Il numero dei Paesi coinvolti è cresciuto grazie a un investimento supplementare di 2,3 milioni di euro.
Il progetto è stato presentato nella Vignale Lounge, lo spazio dell’Ovale Blu agli Internazionali BNL d’Italia. Alla conferenza stampa hanno partecipato Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI, Giordano Biserni, Presidente dell’ASAPS (Associazione Amici della Polizia Stradale), Maria Rita Munizzi, Presidente del Moige (Movimento Italiano Genitori) e Domenico Chianese, Presidente e AD di Ford Italia, che per l’occasione ha dichiarato:
“L’impegno di Ford rispetto ai temi della sicurezza stradale è trasversale. Ѐ uno dei valori fondanti che guidano ogni nostra attività. I costruttori d’auto hanno il compito non solo di portare avanti l’innovazione tecnologica per rendere le auto sempre più sicure e di sviluppare tecnologie in grado di evitare le situazioni di pericolo e prevenire gli incidenti, ma anche di aiutare a costruire e diffondere la cultura della responsabilità alla guida. Siamo orgogliosi di poter contribuire, con il programma “Ford Driving Skills For Life”, alla formazione di nuove generazioni di guidatori responsabili e coscienziosi”.
Cosa s’impara al corso “Ford Driving Skills For Life”? Gli istruttori di guida Ford insegnano ai ragazzi come riconoscere le situazioni di pericolo, come controllare il veicolo nei casi d’emergenza, come evitare le distrazioni e come, invece, gestire gli spazi tenendo sotto controllo la velocità. Nel 2013 sono state organizzate 8 sessioni di training, ognuna da 4 ore, con lezioni pratiche e teoriche.
Nel 2013 i partecipanti hanno usato degli occhiali che annebbiavano la vista e falsavano la percezione, al fine di simulare gli effetti dell’alcool sulla guida. L’edizione del 2014 sarà arricchita dalla “Drink Driving Suit”, una tuta speciale che aiuta invece i ragazzi a simulare gli effetti dell’alcool sui riflessi, sui sensi e sul coordinamento motorio.
S’insiste sui pericoli della guida in stato d’ebrezza non soltanto perché il 25% degli incidenti mortali in Europa è causato dall’alcool, ma anche perché moltissimi giovani, il 56% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni, ha ammesso di aver guidato sotto effetto dell’alcool o di aver accettato passaggi da amici che si sono messi al volante non perfettamente lucidi.
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