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Formula 1, il dopo incidente Michael Schumacher

Schumacher1Michael Schumacher, campione indiscusso di Formula 1 con all’attivo innumerevoli vittorie, è oggi un uomo straziato dalle cure, compromesso nel fisico e debole nella mente. E’ questo ciò che riferiscono parenti, amici e membri del suo staff che dal momento dell’incidente in poi hanno continuato a stargli vicino dimostrandogli tutto il supporto possibile.

Schumacher, l’incidente (e poi…) – Sono trascorsi ormai tre anni da quando l’ex pilota di Mercedes, Ferrari e Benetton si ritrova a dover combattere con delle cure molto aggressive che tentano di tenerlo in vita: tutta colpa di quel maledetto incidente che il 31 dicembre 2013 lo portò a schiantarsi sulle montagne di Meribel, in Francia, durante una giornata trascorsa sugli sci. Un colpo sulle rocce avvenuto in maniera troppo violenta e quella che iniziata come una allegra giornata in famiglia si trasforma in una vera e propria tragedia: prima la scivolata, poi l’impatto contro la testa ed immediatamente dopo la drammatica corsa in ospedale. Da quel momento in poi il coma e, a risveglio avvenuto, solo e soltanto tanta nebbia e confusione.

I danni al cervello lo hanno dapprima sottoposto ad una operazione neurochirurgica (volta a contenere l’emorragia cerebrale), hanno visto costretto i medici ad indurre il coma, e dopo quello straziante coma c’è chi giura che Schumi non sia più tornato quello di prima. Sono ormai diversi mesi, infatti, che il pilota se ne sta blindatissimo nella sua villa a Gland, sottoposto ad una serie di cure davvero pesanti che hanno un solo scopo: provare a riportarlo alla vita.

La portavoce e manager Sabine Kehm afferma che “queste notizie ci costringono a precisare che l’idea di un Michael pronto a tornare a camminare sia nuovamente priva di fondamento. Certe speculazioni sul suo stato di salute sono irresponsabili”; a fargli da eco anche l’avvocato Felix Damm che deve ora tutelare tanto gli interessi del pilota quanto quelli di Corinna Schumacher e dei figli Gina Maria e Mick: “L’incidente è stato un evento di attualità che capisco andasse riportato dai media. Ma lo stesso discorso non può valere per il ricovero e la convalescenza”.

 

Former Formula One world champion Michael Schumacher skis in the northern Italian resort of Madonna Di Campiglio in this January 13, 2005 file photo. Schumacher suffered a serious head injury while skiing in the French Alps resort of Meribel, French media reported on December 29, 2013. REUTERS/stringer (ITALY - Tags: SPORT MOTORSPORT F1 DISASTER TPX IMAGES OF THE DAY)Schumacher, tre anni dopo l’incidente – A tre anni di distanza da quel maledetto incidente, le notizie relative allo stato di salute del campione di Formula 1 rimangono ancora un po’ fumose. Colpa (o merito) della famiglia che ha deciso di far calare il silenzio su tutta questa storia, o almeno questa è stata la decisione assunta e mantenuta fino a poco tempo fa. Perchè proprio in queste ultime settimane la manager Sabine Kehm è tornata sulla questione rompendo le mura del silenzio che per tanto tempo hanno tentato di proteggere lo sportivo.

Durante l’inaugurazione di una mostra in quel di Marburg, organizzata nella Germania occidentale proprio sulla figura di Schumacher, la Kehm ha parlato a chiare lettere dinanzi ai microfoni affermando che Schumi, rientrato a casa lo scorso settembre 2014, è ancora assistito quotidianamente con estremo impegno ma che le condizioni attuali impongono soltanto che ci si affidi alla speranza. Le dichiarazioni della sua portavoce lasciano intendere che per Schumacher ci sarà ancora molta strada da percorrere e che le sue condizioni di salute, ora come ora, rimangono fortemente compromesse.

Poco tempo fa si sollevarono dichiarazioni di solidarietà per Schumi, come quella di Jean Todt che qualche mese fa invitava Michael a “continuare a lottare”, o come quella di Montezemolo che si riteneva affranto da “notizie che non sono buone”.

Leo Turrini, uno dei personaggi di spicco nell’ambito del giornalismo automobilistico, ha scritto che Michael “tecnicamente è sveglio, cioè apre gli occhi. Ma non sembra in grado di riconoscere ciò che lo circonda, i volti delle poche persone che hanno la fortuna di incontrarlo e stargli vicino. Rimane del tutto indifferente quando sullo schermo televisivo si rincorrono le immagini di un Gran Premio di Formula 1. Viene alimentato in maniera artificiale ed è dimagrito tantissimo (ultime notizie dipingono infatti Schumi come di un uomo sceso a 45kg di peso, ndr)”.

Insomma, il mondo della Formula 1 non può di certo dimenticare un personaggio tanto importante, brillante e autorevole come Michael Schumacher, e non può farlo soprattutto oggi che il pilota è ridotto in condizioni davvero drammatiche (e che sono tali per di più a margine del tanto tempo trascorso). Forse uno dei modi migliori per ricordare la grandiosità del personaggio è seguire la Formula1 su stadiosport.it perchè, purtroppo, attendere e rimanergli vicino nel ricordo è l’unica cosa che rimane da fare ai tanti fan di Schumi e di questo straordinario sport.

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