La storia del Cinturato Pirelli è strettamente legata alla storia dell’automobile italiana e dei marchi del Gruppo Fiat: dalle Ferrari di Fangio alle ammiraglie della Lancia, numerosissimi sono i modelli che hanno lasciato le fabbriche della Fiat con gomme Pirelli. Tra i modelli recenti di Fiat Group Automobiles che montano pneumatici Pirelli come primo equipaggiamento sono da ricordare Fiat Bravo, Fiat 500 (nella taglia più generosa), Alfa 159 e nei commerciali il Nuovo Ducato. Inoltre, da sottolineare che Fiat Group Automobiles ha come politica il sempre più diffuso utilizzo di nuovi pneumatici (cosiddetti “verdi”) per ridurre i consumi di carburante e le emissioni.
Per questo motivo Fiat Group Automobiles partecipa all’evento organizzato da Pirelli in programma dal 17 al 23 gennaio a Milano. In particolare, è presente sulla pista prove di Vizzola, con sette Fiat 500 equipaggiate con il brillante 1.4 16v da 100 CV e dotate dei nuovi pneumatici Cinturato Pirelli “verdi”. Inoltre, in piazza del Duomo sono esposti due modelli particolarmente “ecologici”: il prototipo Panda MultiEco e la Panda Panda Climbing.
Panda Panda Climbing
Insieme alle versioni Panda Panda e Panda Panda Van, la Panda Panda Climbing completa la gamma di un modello a minimo impatto ambientale che è ormai divenuto uno dei punti di riferimento per la mobilità urbana sostenibile. La migliore dimostrazione sono le circa 30.000 immatricolazioni del modello Panda Panda registrate nel 2007, un dato che ha certamente contribuito alle oltre 50.000 immatricolazioni totali dell’intera gamma Fiat Natural Power nello stesso periodo. Senza contare che il modello Panda Panda è la risposta ideale anche per piccole flotte aziendali che, come tutti i veicoli a metano, possono circolare senza alcuna limitazione.
In vendita a partire dallo scorso ottobre – in Italia ha finora raccolto oltre 2.800 ordini – la Panda Panda Climbing (con trazione 4×2) è equipaggiata con il motore 1.2 con doppia alimentazione benzina/metano ed eredita tutte le peculiarità estetiche di Panda 4×4 Climbing: dai paraurti specifici alle fasce paracolpi di grandi dimensioni e coordinati ai particolari codolini dei parafanghi. Inoltre, la vettura propone una ricchissima dotazione di serie: dall’ABS con EBD (Electronic Brake Distribution) al servosterzo elettrico DualdriveTM, dall’autoradio Blaupunkt con lettore CD e MP3 al climatizzatore con filtro antipolline. Inoltre, il cliente può scegliere tra nove tinte di carrozzeria, tre interni con tessuti specifici e numerosi optional e articoli della Lineaccessori.
Ricca di contenuti e dalla spiccata personalità, dunque, la nuova Panda Panda Climbing conferma tutte le soluzioni innovative di Panda Panda. Infatti, nel pianale, derivato dalla versione 4×4, sono stati integrati due serbatoi separati di metano, con una capacità totale di 72 litri (12 kg), offrendo così la medesima abitabilità della vettura originale, sia per quanto riguarda lo spazio dedicato ai passeggeri sia per quello destinato ai bagagli (con il sedile posteriore intero o sdoppiato, la capacità del bagagliaio passa da un 190 a 840 dm3, misurato fino al tetto). Inoltre, la capacità di 72 litri consente un’autonomia di 270 km nel ciclo combinato impiegando la sola alimentazione a metano. La capacità del serbatoio a benzina rimane invariata rispetto alla versione a benzina (30 litri), offrendo così un “pieno di tranquillità” anche nelle zone dove non è capillare la diffusione dei distributori a metano (oltre 700 km a metano e benzina nel combinato).
Con la Panda Panda Climbing Fiat Automobiles conferma la sua leadership nel metano e la sua continua ricerca al fine di trovare soluzioni che coniughino le esigenze dei clienti (abitabilità invariata, elevata autonomia, massima sicurezza e l’estetica accattivante dei City SUV) e nel massimo rispetto dell’ambiente. Infatti, i veicoli alimentati a metano riducono di circa il 23% le emissioni di CO2 rispetto alle equivalenti vetture alimentate a benzina e riducono praticamente a 0 le emissioni di particolato (PM).
Panda MultiEco
La Panda MultiEco associa in maniera sinergica tecnologie esistenti o pronte per essere industrializzate. Infatti, unisce un’architettura innovativa del “powertrain” – costituita da un motore a doppia alimentazione benzina/metano, cambio MTA e dispositivo BAS – con l’impiego di materiali ecocompatibili (riciclati, riciclabili o di origine naturale) sia per esterni sia per interni. Il tutto reso ancora più interessante dall’accurata ottimizzazione dell’aerodinamica e da una significativa riduzione di peso.
La Panda MultiEco è equipaggiata con un motore FIRE (a doppia alimentazione metano e benzina) che è abbinato a un dispositivo BAS (Belt-driven Alternator-Starter) e ad un cambio robotizzato Dualogic.
Il primo dispositivo, che è contemporaneamente sia un generatore elettrico sia un motore di avviamento, consente avviamenti del motore più confortevoli e una più efficiente generazione di potenza elettrica. Invece, l’’innovativo cambio MTA (Manual Trasmission Automated) permette una gestione ottimale dei cambi marcia ed è caratterizzato da una elevata efficienza meccanica.
In dettaglio, la trasmissione automatizzata pone le basi per una gestione “intelligente” dello stato acceso/spento del motore. Infatti, attraverso il controllo della frizione, il sistema consente di disaccoppiare il motore termico dalla trasmissione ogni qualvolta non sia richiesta trazione ed il motore possa essere spento. Per il suo riavvio pronto e silenzioso viene utilizzata una macchina elettrica reversibile (BAS, Belt-driven Alternator-Starter) che sostituisce l’alternatore sul giro cinghia ed assolve al duplice compito di motore di avviamento e generatore elettrico.
Inoltre, oltre all’esclusivo sistema integrato di motopropulsione, la Panda MultiEco propone interessanti progressi sul miglioramento dell’aerodinamica (0,295 di CX) e sulla riduzione del peso. Basti pensare che, rispetto alla versione a metano, la show car pesa 92 chilogrammi in meno grazie all’impiego di alcuni componenti (cofano del motore e portellone) realizzati con termoplastici, all’adozione di un kit di sedili “alleggeriti”, pre-montati in coppia su carrier, e di bombole per lo stoccaggio del metano in acciaio altoprestazionale e fibra di carbonio.
Dall’insieme di queste soluzioni sviluppate dal Gruppo Fiat (Fiat Group Automobiles, Fiat Powertrain Technologies e Centro Ricerche Fiat), e mediante l’utilizzo di strategie di controllo proprietarie la show car assicura una drastica riduzione delle emissioni. In particolare le emissioni di CO2 si riducono rispetto alla versione a benzina del 42% nel ciclo urbano e del 32% nel ciclo NEDC. In termini di emissioni, a questo risultato si sommano i benefici propri del metano che rappresenta l’unica soluzione ad oggi realisticamente percorribile per contribuire a migliorare significativamente la qualità delle emissioni allo scarico, soprattutto nei riguardi delle sostanze responsabili dello smog fotochimico e con forte impatto sulla salute dell’uomo Gli ulteriori vantaggi per i clienti sono rappresentati dai minori consumi e dal minor costo del metano che quindi determinano una sostanziale riduzione del costo chilometrico associato.