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Parte EcoDoc, la carta d’identità d’impatto ambientale dei veicoli

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Normativa Euro, presenza di filtro antiparticolato, note sugli impianti ecologici: arriva la carta d’identità dell’impatto ambientale dei veicoli. Si chiama EcoDoc ed è un documento che intende dare chiarezza informativa sulle caratteristiche inquinanti dei veicoli. La carta certifica tutte le caratteristiche relative all’impatto ambientale dei veicoli (autoveicoli, autoveicoli pesanti e motocicli) per aiutare tutti i proprietari ad adeguarsi alle normative e alle misure antinquinamento in vigore in molte città italiane, e per sapere se e quando si è abilitati a circolare in coincidenza dei provvedimenti restrittivi del traffico. A idearla è la rete di Agenzie di pratiche auto d’Italia Sermetra.

Nell’EcoDoc, che sarà rilasciato nelle agenzie Sermetra presenti in Italia, sono riportate le informazioni che potrebbero non essere presenti nei libretti di circolazione: normativa CEE sulle emissioni inquinanti (la normativa Euro), presenza/assenza del F.A.P. (Filtro Anti Particolato) per i veicoli diesel, emissioni di anidride carbonica, di ossidi di azoto e di polveri sottili, nonché note sugli impianti ecologici istallati (GPL/metano). In precedenza la stessa società aveva lanciato “Arancione”, documento che indicava solo il codice euro ambientale della vettura, rilasciato in ventimila certificati dal 2006. “Dato che la richiesta dell’Arancione nelle nostre Agenzie – ha commentato Luca Andreoli, Presidente di Sermetra – è andata sempre crescendo e dato che oggi il codice euro non è più l’unico parametro di riferimento per la valutazione della classe ambientale dei veicoli, abbiamo pensato che fosse giunto il momento di offrire un servizio più completo, ed oggi, grazie a una specifica convenzione con il CED del Ministero dei Trasporti, la nostra società consortile è in grado di rispondere a tutte le esigenze informative sollevate dalle normative in vigore. L’EcoDoc vuole essere un concreto servizio per il cittadino, che oggi rischia di sentirsi vittima di una mancata informazione e dell’incertezza di poter o meno circolare in coincidenza di alcuni provvedimenti restrittivi del traffico.”

Via | Help Consumatori

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