Il petrolio segna un nuovo record a 126 dollari al barile e il prezzo dei carburanti incrementa giornalmente. Solo ieri la benzina costava lo 0,4% in meno, il gasolio lo 0,7%. Con un ricarico, secondo l’Adoc, di 19 euro su base annua.
“E’ paradossale che in un solo giorno si sia prodotto un aumento delle spesa per la benzina pari a 19 euro annue – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – rispetto al maggio scorso è aumentata del 12,5%, il gasolio del 26,5%. Comportando un ricarico annuo di 400 euro sui budget delle famiglie, solo per sostenere la spesa per i carburanti. C’è il rischio, con questo trend, che in estate il costo del greggio arrivi a 150 dollari al barile, e che la benzina sfiori quota 1,60 euro al litro. Già oggi si registrano punte di 1,50 euro per un litro di benzina. Se non verranno prese contromisure adeguate, anche a livello europeo, ci saranno possibili conseguenze disastrose sul piano economico e sociale”.
L’Adoc chiede interventi più coraggiosi al Ministro Scajola in tema di caro carburanti.
“Occorre favorire e incentivare l’apertura di impianti di distribuzione privi di marchio, anche nei centri commerciali – continua Pileri – ed è necessario fare pressione sui petrolieri affinché si determini una vera concorrenza. Inoltre, bisogna fare in modo che venga applicato il principio per cui, al calare del costo del greggio, ci sia un ribasso del prezzo della benzina. Questi interventi, uniti ad un sistema di sterilizzazione dell’Iva, comporterebbero un calmieramento dei prezzi dei carburanti e di tutti i beni sui cui ricade il caro greggio, in primis i beni alimentari freschi. Come ultima risorsa, ci appelliamo ai petrolieri svizzeri, chiedendo di spiegarci come si fa a non far pagare la benzina un occhio della testa”.
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