Con una lettera al neoministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Altero Matteoli, TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR rilancia l’esigenza di una immediata attivazione della politica per dare risposta alle due fondamentali questioni che sono alla base dell'”emergenza autotrasporto”:
• la crisi innescata dalla corsa senza freni del costo del gasolio, che ha già fatto saltare tutti i bilanci di previsione delle imprese di autotrasporto e le sta costringendo, giorno dopo giorno, a contabilizzare nei propri bilanci nuove e pesantissime perdite;
• l’assenza di ogni vincolo alla committenza che è libera di imporre – e lo fa ogni giorno con sempre maggiore sfrontatezza – tariffe di trasporto assolutamente in contraddizione con i costi per la realizzazione dei servizi richiesti ai trasportatori.
TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR chiede un immediato intervento sulle accise sul gasolio acquistato dagli autotrasportatori, anche aprendo, ove necessario, un serrato confronto con l’Unione Europea, la cui timidezza nel definire una normativa per il gasolio professionale sta determinando guasti pesantissimi al tessuto delle piccole e medie imprese del settore. Dall’altro lato TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR continua a sottolineare come ogni intervento su questo tema finirebbe per rivelarsi tuttavia inefficace se, contemporaneamente non si riuscisse a imporre alle diverse committenze tariffe di trasporto coerenti con i costi che i trasportatori sostengono per la corretta esecuzione dei servizi loro richiesti.
“Ogni giorno che passa” afferma il Segretario Generale di TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR, Claudio DONATI “ascoltiamo i Dirigenti delle principali Confederazioni dell’imprenditoria e del Commercio italiane dichiarare che occorre un intervento del Governo a sostegno dell’economia e che occorre una mobilitazione del Paese contro l’economia illegale. E tuttavia i rappresentanti di Confindustria e Confcommercio continuano a far finta di ignorare che le principali committenze degli autotrasportatori, si rifiutano di accordare anche quei minimi compensi che possono consentire di effettuare il trasporto delle merci per loro prodotte o da loro vendute in condizioni di effettiva legalità e sicurezza.” “Non una parola abbiamo ascoltato in questi giorni sulla drammatica crisi che vive l’autotrasporto, anche se tutti i consumatori italiano hanno potuto verificare come industriali e grande distribuzione abbiano fatto in fretta a ritoccare i propri listini con la scusa dei maggiori costi dovuti ad un fantomatico rincaro del trasporto. Nè, a parte alcune pur lodevoli dichiarazioni del Ministro Scajola, abbiamo sentito esponenti politici porsi il problema delle decine di aziende di trasporto che continuano giornalmente a fallire ed a chiudere nell’indifferenza generale, costretti a lasciare il campo a operatori senza scrupoli ed a pratiche di assai dubbia legalità .”
“Ora” prosegue Donati “è il Governo che deve assumersi, ed in fretta, le proprie responsabilità: o è in grado di imporre alle committenze un’equa ripartizione dei sacrifici derivanti dalla crisi che il Paese e l’intero Occidente stanno attraversando oppure dovremo ritenere che, ancora una volta, sarà stata effettuata una scelta di campo a favore di chi commissiona il trasporto, ma non vuole pagarlo al giusto prezzo.” “Abbiamo già convocato, il Direttivo Nazionale di TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR.” “Ove la situazione si trascinasse senza soluzioni ancora per qualche settimana“, conclude Donati “e l’Esecutivo non convocasse immediatamente un tavolo di trattativa allargato a trasportatori e committenza, non potremmo che chiedere ai nostri trasportatori di tornare a mostrare al Paese, alle committenze ed alla politica che senza l’autotrasporto e senza il quotidiano sacrificio di decine di migliaia di titolari ed addetti del settore, in Italia non si produce, non si scambia e non si vende neppure quella carta che serve ai politici, ai grandi industriali ed ai grandi Gruppi commerciali per scrivere ogni giorno dichiarazioni tanto roboanti, quanto in malafede.”
Via | Assotir
Immagine | Adelantando a un camion, di Edans, da Flickr Creative Commons, Licenza: CC-by