170 visitatori, dieci aziende leader di settore in veste di speaker del Forum, quattro aree tematiche (tra le più calde attualmente a gravitare attorno al mondo automotive: Safety & Reliability, Innovation & Infotainment, Powertrain Efficiency & Environmental Care, Comfort) hanno reso la sesta edizione di Automotive Forum lo scorso 12 giugno un appuntamento imperdibile per gli esperti di test e controllo nel settore automotive. A fare da cornice all’evento, una location d’eccezione, il Centro Ricerche Fiat di Orbassano, a Torino.
Durante la giornata il tema dominante è stato il mutamento del cosiddetto ciclo dell’innovazione e la necessità di maggior connessione e integrazione tra fornitori, integratori e costruttori per rispondere più efficacemente ai bisogni dell’utente finale. Questo il panorama italiano dell’automobile delineato dall’Ing. Nevio Di Giusto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Centro Ricerche Fiat ed Elasis, un mercato in cui la vita media di un’innovazione dura oggi un anno e mezzo. Si pensi che in un passato non molto lontano, un’idea originale poteva rimanere tale anche dieci anni, prima di essere copiata oppure surclassata dalla successiva.
Alcuni tra i trend di mercato attualmente più diffusi hanno avuto origine direttamente dalle necessità più o meno esplicitate degli automobilisti e hanno cercato di dare risposte immediate. Si pensi, ad esempio, alla recente diffusione su ampia scala dei SUV (Sportive Utility Vehicle): “il fenomeno rappresenta chiaramente la risposta alla diffusa sensazione di insicurezza e al desiderio di dominare la strada dell’automobilista” ammette Di Giusto.
Tuttavia, è sicuramente l’incombente minaccia dell’esaurimento delle risorse petrolifere la preoccupazione maggiore dell’utente finale. A tale minaccia e al vertiginoso aumento del prezzo del carburante deve guardare il mercato odierno, cercando di proporre soluzioni ed alternative efficaci.
“Per questo motivo, è necessario sviluppare tecnologie volte alla riduzione dei consumi e a soluzioni ibride a costi sostenibili in tempi rapidi”, dichiara l’Ing. Domenico Albero, Responsabile Ente Controlli e SW Diesel & Ibridi di FPT R&T. Durante la sua Keynote, Albero, ha sottolineato la crescente risonanza delle tecnologie “verdi” amiche dell’ambiente e dei recenti progressi compiuti nel campo della sicurezza, non dimenticando di illustrare vantaggi e benefici apportati da tecnologia multicore e parallelismo software nel settore della progettazione automotive.
Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che le aziende coinvolte lavorino in sinergia. Automotive Forum si è proposto come un appuntamento fisso per aprire il dialogo tra le entità coinvolte, preparare il terreno ad un proficuo scambio di idee, esperienze e conoscenze per diffondere e testare le tecnologie del futuro universo automotive. Questo scambio è stato facilitato da un lato dalle testimonianze dei relatori della giornata, presentando le proprie applicazioni al pubblico in sala, e dall’altro dalla sala espositiva, di dimensioni ridotte ma di elevata qualità per le soluzioni proposte.
Nel corso della giornata è stata premiata la “Migliore Applicazione Automotive” tra le oltre venti raccolte in occasione dell’evento: il premio è stato assegnato ad Alessandro De Grassi, Francesco Siano e Carmine Ungaro del Gruppo Loccioni, con l’articolo “Mexus: Progettazione embedded di un innovativo sensore di misura per sistemi di test in ambienti automotive”.
Informazioni su National Instruments
National Instruments (www.ni.com) sta rivoluzionando il modo in cui tecnici ed ingegneri possono progettare, prototipare e distribuire sistemi per la misura, l’automazione e le applicazioni embedded. National Instuments distribuisce software commerciale come l’ambiente di sviluppo grafico NI LabVIEW e hardware modulare a costi ridotti ad oltre 25000 diverse società in tutto il mondo. Nessuno tra i clienti di National Instruments contribuisce per oltre il 3% e nessun mercato per più del 10% del fatturato complessivo, garantendo all’azienda grande stabilità e consistenza. La sede di NI si trova ad Austin, Texas, e l’azienda ha oltre 4600 dipendenti e filiali in 40 paesi. Nel corso degli ultimi nove anni, la rivista FORTUNE ha indicato NI come una delle 100 migliori aziende presso cui lavorare negli USA.