“La crisi del mercato automobilistico deve essere fronteggiata da una politica integrata di intervento internazionale. La strategia americana di aiuti alle industrie va controbilanciata dall’Unione Europea con almeno tre azioni mirate alla domanda di mobilità e alla salvaguardia del mercato: incentivi concreti per l’acquisto di auto nuove, alleggerimento della pressione fiscale sui trasporti, investimenti sulle infrastrutture per ottimizzarne l’efficienza e l’impatto ambientale“. A nome di oltre un milione di automobilisti soci dell’ACI, il presidente Enrico Gelpi chiede che “gli aiuti governativi siano rivolti innanzi tutto alle famiglie con redditi medio-bassi, facilmente fruibili e di entità adeguata all’esborso necessario per l’acquisto e la gestione di un’auto nuova a basso impatto ambientale. L’ultima serie di incentivi statali in Italia ha deluso le attese perché il contributo era inferiore al valore della vecchia auto sul mercato dell’usato“.
“Deve essere pianificata una seria ed incisiva politica della rottamazione per una graduale sostituzione del parco circolante con vetture a consumi ridotti e basse emissioni inquinanti, anche nell’ottica di un progressivo allineamento del numero di nuove immatricolazioni con quello delle vetture che escono dalla circolazione per radiazione o esportazione“.
“Va ridotto il costo di utilizzo delle vetture – ha sottolineato il presidente dell’Automobile Club d’Italia – soprattutto nel nostro Paese con la rimodulazione del bollo auto, che deve diventare una tassa di circolazione e non di proprietà, calcolato sull’effettivo utilizzo del veicolo e sul chilometraggio percorso. Il concetto del pay per use va esteso a tutte le polizze assicurative e accompagnato da un piano di riduzione delle accise sui carburanti“.
“Bisogna trasformare le criticità attuali in opportunità economiche – ha concluso Gelpi – puntando sulla ricerca e sull’innovazione. L’industria può superare l’attuale crisi del mercato investendo ancora di più nello sviluppo di veicoli a ridotto consumo energetico e meno inquinanti. Gli automobilisti, da parte loro, devono modificare il proprio consumo di mobilità secondo parametri più moderni, privilegiando forme di trasporto eco-compatibili e rinunciando al mezzo privato in presenza di alternative più vantaggiose in termini di comfort, costi e versatilità. In quest’ottica è necessario un reale potenziamento del trasporto pubblico locale, perché il vero problema, soprattutto nei grandi centri urbani, è la congestione del traffico“.
Via |ACI