
Sempre meno segreti per i costruttori asiatici i gusti degli italiani in fatto di auto, che devono avere fra i loro requisiti essenziali, tecnologia, ottima qualità, costi non esosi ed alimentazioni alternative gpl e metano, il gruppo indiano Tata tutto questo l’ ha capito, e, grazie ad una partenership con la romagnola Landi Renzo, ha dato il via alla produzione di Tata Indica Bifuel e Indigo Bifuel, fatto importante se si considera che sono nate esclusivamente per il mercato italiano, poiché in patria non hanno alcuna esperienza.
Tata Indica Bifuel ha una carrozzeria compatta a due volumi, cinque porte, a bordo c’ è spazio per 5 passeggeri comodamente alloggiati, anche se le dimensioni non sono eccezionalmente grandi, soli 3,69 metri di lunghezza per una larghezza di 1,66, l’ altezza da terra è notevole, oltre 21 cm, se comparata alle concorrenti del segmento B.
Altro punto a favore di Tata Indica Bifuel è la maneggevolezza, con un raggio di sterzata di 4,9 metri che le consente di manovrare agevolmente anche in spazi ridotti, gli interni sono molto confortevoli, oltre che spaziosi, per il modello commercializzato in Europa, sono molte le dotazioni, tutte di serie alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, fendinebbia e terza luce di stop, climatizzatore e chiusura centralizzata con Immobilizer.

Vediamo i prezzi in Italia Tata Indica Bifuel benzina/gpl, 10.998 euro nell’ allestimento GLX, con gli incentivi in caso di rottamazione e per l’ acquisto di auto a gas, si scende a 7.998 euro, per chi vuole risparmiare ancora può optare per l’ allestimento GLE che costa 7.170 euro, povera di dotazioni, ad esempio mancano clima e fendinebbia, la vernice metallizzata costa soltanto 232 euro.