Concluso venerdì scorso a Ginevra un accordo delle Nazioni Unite che migliora la sicurezza di camion e autobus turistici in base al quale i nuovi veicoli saranno equipaggiati con un sistema di controllo della stabilità elettronica (CSE) che aiuterà il conducente a tenere sotto controllo il suo veicolo in situazioni critiche. Si stima che l’utilizzo di questo sistema permetterebbe di risparmiare 500 vite e 2500 incidenti gravi all’anno, nell’Unione europea.
Il vice-presidente della Commissione europea, Gunter Verheugen, incaricato delle imprese e della politica industriale, ha dichiarato: “Questa evoluzione è sicuramente benvenuta. L’introduzione del CSE era una delle raccomandazioni chiave del gruppo di alto livello CARS 21 e mi auguro che venga messa in opera. Questi sistemi avanzati offrono un potenziale importante per la salvezza delle vite umane, soprattutto per quanto riguarda i grandi mezzi di trasporto di merci e di passeggeri, per i quali le conseguenze di un incidente possono essere devastanti“.
I sistemi CSE agiscono sui sistemi di frenaggio e i sistemi di alimentazione elettrica di un veicolo per aiutare il conducente a mantenere il controllo del veicolo in una situazione critica (dovuta, per esempio, al cattivo stato della strada o ad una velocità eccessiva in curva). L’estensione del CSE nei veicoli, oltre che impedire gli incidenti, permetteranno anche una riduzione importante dei blocchi della circolazione provocati dagli incidenti dei veicoli grossi.
L’accordo concluso dopo una riunione delle Nazioni Unite a Ginevra domandano che i mezzi pesanti, approvati dal regolamento sul frenaggio (regolamento 13) della Commissione economica per l’Europa e le Nazioni Unite (CEE-ONU), siano equipaggiati di un sistema CSE, conforme ad una specificazione accordata. Secondo il regolamento anche i nuovi veicoli, delle categorie comuni, dovranno avere un CSE a partire dal 2010.
L’inclusione di queste disposizioni nel regolamento 13, che è accettato non solo in Europa, ma in molte altre parti del mondo, promuove l’armonizzazione delle norme e incoraggia l’utilizzo allargato del CSE, anche nei paesi dove non sarà obbligatorio.
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