
L’idea di fondo è di far diventare l’auto ad idrogeno non solo l’alternativa ai combustibili fossili, ma persino all’elettrico. Per questo si vuole intraprendere una politica molto simile a quella delle auto EV, basata sulla capillarizzazione delle stazioni di rifornimento ed una tecnologia fantascientifica. Anzi, teoricamente l’auto a idrogeno è anche più conveniente di quella elettrica perché i tempi di ricarica sono molto vicini a quelli di un’auto a benzina (per quella elettrica ci vogliono alcune ore), e mentre per produrre elettricità molto spesso si utilizzano i combustibili fossili, per l’idrogeno il ciclo di produzione è completamente a zero emissioni.
La tecnologia è quelle delle celle a combustibile che dovrebbe essere pronta entro 7 anni. L’accordo è stato effettuato con l’obiettivo di abbattere i costi, ed il primo prototipo che vedremo montare una tecnologia simile sarà una Honda FCX modificata che si prevede sarà pronta già nel 2015.
Crediamo che la tecnologia a fuel cell sia una delle possibili alternative ai combustibili fossili e siamo convinti che questo sia il modo migliore di portarla a avanti. Fra tutte le tecnologie a zero emissioni, le fuel cell hanno il vantaggio di garantire maggiore autonomia rispetto alle vetture elettriche con tempi di rifornimento paragonabili a quelli delle auto convenzionali
hanno commentato i presidenti delle due società nel comunicato congiunto. Speriamo solo che questa unione non faccia la fine dell’esperimento sulla Chevrolet Equinox o dell’accordo Daimler-Ford-Renault-Nissan di cui non si è saputo più nulla.
Photo Credits | Getty Images