Il Codacons insiste sulla vicenda delle multe elevate dai semavelox. E’ vero, come sostenuto da alcuni Prefetti, che le multe non sono già di per sé nulle, (almeno fino a quando non ci sarà, come richiesto dal Codacons, un provvedimento di autotutela) ma è altrettanto vero che sono annullabili. E’ sufficiente che il consumatore inoltri ricorso ai giudici di Pace entro 60 giorni dalla notifica della multa. A dirlo non sono solo i consulenti legali del Codacons ma anche: Prefetto di Lodi che ha già annullato 785 multe, l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Milano e il Direttore Generale della Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero degli Interni. Persino il Tar della Lombardia ha confermato la legittimità dell’operato del Prefetto di Lodi. In questa ormai famosa “lettera” del ministero degli interni si dice che siccome la “questione trattata presenta profili di problematicità meritevoli di adeguato approfondimento” che tradotto significa, siccome può scoppiare un pandemonio, “questo Ufficio ha ritenuto opportuno richiedere al riguardo l’autorevole avviso dell’Avvocatura Generale dello Stato”, ma aggiunge anche “di voler partecipare all’Ente interessato, nelle more del parere che verrà espresso dall’Avvocatura generale dello Stato, l’avviso di questa Direzione Centrale”, che, sempre tradotto, significa, io sento l’Avvocatura dello Stato, ma intanto vale quello che vi dico io…, ossia che multe sono illegali.
Ribadiamo che secondo l’art. 11 del Codice della strada non spetta all’Avvocatura dello Stato, ma al Ministero degli Interni “il coordinamento dei servizi di polizia stradale da chiunque espletati”. Certo nulla impedisce all’ Avvocatura dello Stato di esprimere parere contrario all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Milano e al ministero stesso, e nulla impedisce poi al ministero, a seguito di questo eventuale parere contrario, di fare retromarcia e di non emanare, quindi, una circolare a tutti i Prefetti d’Italia. Resta però che, nelle more, il parere intanto c’è ed in questo parere si parla di disparità di trattamento, ossia di una violazione di principi di ordine costituzionale, parere condiviso dal Codacons.
Via | Codacons