Se nelle automobili è facile inserire l’airbag, negli autobus diventa più complicato. I grandi spazi rendono difficile realizzare un cuscinetto che possa prevenire eventuali traumi, ma era comunque necessario visto che nella stragrande maggioranza dei casi la cintura di sicurezza non viene utilizzata. Ideato per gli scuolabus, l’airbag italiano, realizzato dalla Dainese, potrebbe presto sbarcare anche sugli autobus turistici e sui mezzi pesanti come i tir. Ma come funziona? Lo vediamo dopo il salto.
Il funzionamento del D-Air, come è stato battezzato, è piuttosto semplice e deriva dalla tecnologia usata da circa un decennio nel motociclismo per la sicurezza dei piloti. L’airbag è posizionato sul sedile. Al momento dell’impatto dei generatori di gas a tecnologia fredda riempiono dei sacchi tridimensionali in 45 millisecondi. Questi sacchi letteralmente avvolgono il passeggero, trattenendolo sul sedile ed evitando che venga sbalzato via.
Proprio come gli airbag dell’automobile, sono più sicuri con le cinture di sicurezza allacciate, ma resta da vedere se sono efficaci anche senza. Non è una novità assoluta. Anche la Iveco sta studiando da tempo un sistema simile per i suoi camion, che dovrebbe attivarsi in caso di ribaltamento del mezzo. Attualmente entrambe le tipologie sono ancora a livello sperimentale e devono superare tutte le prove del caso, ma di qui a qualche anno potrebbero diventare realtà sui mezzi pesanti di tutto il mondo.