Oramai non fa più notizia. La continua ascesa del prezzo dei carburanti risulta essere una notizia scontata, l’utente consumatore è solo curioso di scoprire, ogni giorno, quanto questa corsa al rialzo inciderà nelle sue tasche. Ieri infatti, in Italia la benzina è volata a 1,483 euro al litro, mentre il gasolio è salito a 1,479 euro al litro. Incide con incredibile puntualità sui listini dei distributori il caro-petrolio, che ha sfondato quota 126 dollari al barile. Secondo le rilevazioni del Quotidiano Energia, il record è stato raggiunto dall’Agip, che rispetto ai prezzi in vigore alla fine della scorsa settimana ha aumentato di 1,1 centesimi la verde e di 2,4 centesimi il gasolio. Rialzi vicini ai massimi anche per la Tamoil, che ha portato la benzina a 1,482 euro e il diesel a 1,478 euro al litro. Anche altri marchi hanno rivisto al rialzo i prezzi del rifornimento con servizio, senza tuttavia raggiungere i massimi: Erg ha alzato di 0,5 centesimi al litro il prezzo consigliato per la benzina presso i propri punti vendita, mentre Shell e Total si sono ‘limitatè a un incremento di 0,3 centesimi. Quanto al gasolio, Esso ha spinto le quotazioni di 0,4 centesimi, mentre Shell ha fatto segnare un +0,2 centesimi nei propri distributori.
La corsa dei prezzi dei carburanti ha dunque registrato una decisa impennata negli ultimi sette giorni, con un aumento record per la benzina di 3,6 centesimi al litro presso i distributori Agip e di 4 centesimi per il gasolio nei punti vendita a marchio Tamoil. Per un pieno di benzina di un’auto di media cilindrata, quindi gli italiani spendono ora fino a 1,8 euro in più, mentre un rifornimento di gasolio costa 2 euro in più.