
Greenpeace chiede all’Unione europea di resistere alle pressioni dell’industria automobilistica e di stabilire obiettivi vincolanti non solo per il 2012 (i 120 g di CO/km di cui sopra), ma anche per il 2020 (80 g di CO/km). Questi standard devono essere fatti rispettare con il ricorso a pesanti sanzioni, e non diventare funzionali alla lobby tedesca, proponendo trattamenti speciali per i produttori di automobili pesanti. “I ministri europei devono avere il coraggio di fare le scelte giuste e necessarie per combattere il riscaldamento globale“, dichiara Giuseppe Onufrio, direttore delle emissioni di CO2 : “Gli sforzi per evitare le peggiori conseguenze dei cambiamenti climatici in atto non possono essere indeboliti dagli interessi di una parte economica“.
Greenpeace sostiene l’appello di Ban Ki Moon, nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, a ridurre le emissioni di CO2 ed invita l’Europa a dare prova del suo impegno con una efficace legislazione sulle automobili.
Via | Greenpeace