Le strade italiane non sono sicure. Questa è la conclusione alla quale giunge un’indagine condotta dall’Associazione Altroconsumo che riunisce oltre 300 mila soci, condatta sulla rete viaria nazionale. L’intento dell’associazione era quello di valutare quali altre fattori incidono sull’incidentalità al volante. I dati che emergono sono impressionanti, 238 mila incidenti stradali in un anno, con 5.700 vittime e 333 mila feriti. Per meglio quantificare le dimensioni di tale emergenza, come esempio, l’associazione si esprime in questi termini: “è come se nel giro di un anno tutti gli abitanti di Firenze fossero stati coinvolti in un incidente.”
Secondo Altroconsumo le cause sono riconducibili sia ai comportamenti scorretti di guida ma anche allo scarso livello di sicurezza (segnaletica insufficiente, barriere di protezione inadatte, ridotta visibilità e illuminazione…) offerto delle arterie stradali italiane.
L’indagine segnala il grado di rischio dell’intero territorio italiano ed in particolare di 2.700 chilometri di strade e autostrade. L’elenco delle arterie stradali analizzate considera il 50% delle strade indicati come pericolose dal ministero dei Trasporti ed il 50% di quelle segnalate come “rischiose” nell’ultimo rapporto Aci. Le priorità cui Altroconsumo ha dato particolare peso sono state: problemi di continuità del tracciato, presenza di barriere e ostacoli, geometria rischiosa di svincoli, intersezioni…, correttezza della segnaletica, livello di visibilità e illuminazione, interventi di manutenzione e presenza di cantieri, comportamento degli automobilisti, grado di sicurezza per motociclisti, ciclisti e pedoni, volumi di traffico, sicurezza delle gallerie.
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Via | MotoriOnLine.com