Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce nel quale da anni è nato un Comitato spontaneo degli “Automobilisti Illegittimamente Multati”, nella sua costante attività tesa a riequilibrare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini-utenti della strada, ha verificato a seguito delle numerose segnalazioni giunte, che c’è stato un aumento vertigionoso dei costi accessori relativi alla notifica dei verbali al Codice della Strada, coinciso con la tristemente nota prassi della multe a raffica con l’ausilio di società appaltatrici. Un vero e proprio business se si pensa che tra spese di notifica, di spedizione, visure, stampa ed altri oneri per un verbale di 70,00 €uro si arrivano a richiedere fino ad ulteriori 30,00 €uro, e tutte a carico degli utenti della strada, in virtù delle prescrizioni di legge. Spese accessorie di difficile interpretazione, anche perché nella gran parte dei casi non vengono riportate analiticamente tutte le voci, destando non pochi sospetti tra i cittadini multati. Ciò che emerge con lampante evidenza dall’analisi avviata dallo “Sportello dei Diritti” è che la spesa varia da Comando a Comando di Polizia Municipale e se i famigerati strumenti di rilevazione elettronici siano usati dalle Polizie Municipali direttamente o affidati in gestione a società appaltatrici, od ancora se la postalizzazione venga affidata a società terze. A tali prassi, a dir poco illegittime, ma senz’altro poco trasparenti dev’essere data immediata chiarezza anche perché a livello nazionale la normativa appare carente in virtù dell’assenza di direttive univoche che stabiliscano, quantomeno, un tetto massimo per gli oneri accessori.Per questi motivi, il componente del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore”, Giovanni D’AGATA chiede l’intervento della Corte dei Conti, affinché ci sia un maggiore controllo e una verifica della correttezza e della trasparenza dell’agire amministrativo degli Enti Locali anche nella fase di notifica delle sanzioni amministrative.
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