Dopo il successo in Cina, il quinto appuntamento mondiale della MotoGP ha riproposto Valentino Rossi quale fenomeno indiscusso del panorama motociclistico internazionale. In Francia il pesarese ha conquistato la sua novantesima vittoria (a pari merito con Angel Nieto e subito dietro a Giacomo Agostini) che ne fa il secondo pilota più titolato di sempre nella storia del motociclismo. Insomma, Valentino Rossi è Valentino Rossi, che piaccia o meno ed a dispetto dei nuovi talenti e dei giovani arrembanti, è lui la “costante” contro la quale bisogna giocarsi il titolo mondiale della MotoGP.
Valentino Rossi – Yamaha:
“Ottenere 90 vittorie e ugugagliare il record di Angel Nieto per me è un sogno. Sentivo un po’ di pressione perché Angel mi stava aspettando indossando una tuta celebrativa per salire con me sulla moto, quindi dovevo necessariamente vincere! È stato bello guidare assieme a lui – credo che facendo un po’ di prove potrebbe essere veloce quanto noi! Penso che 180 vittorie tutte assieme su una moto siano alquanto impressionanti! Onestamente non mi aspettavo di essere così veloce, ma assieme a Jeremy e ai miei meccanici abbiamo deciso di effettuare alcune piccole modifiche questa mattina e in gara la mia M1 e le Bridgestone hanno funzionato brillantemente dall’inizio alla fine. Quando è iniziato a piovere leggermente ho pensato “oh no!”, ma ho cercato di calmarmi provando a guidare dolcemente; riuscivo a tenere un buon ritmo e non volevo proprio cambiare moto. Fortunatamente la pioggia è cessata subito e ho potuto continuare. È bello per la Yamaha occupare le prime tre posizioni; voglio congratularmi con Jorge perché ha fatto un gran lavoro considerate le sue condizioni. Ringrazio poi tutto il team; il lavoro svolto dalla Yamaha nello spazio di tre mesi è stato incredibile. Mi sono divertito molto oggi, l’atmosfera nel box è perfetta e ora faremo due giorni di test importanti, provando a migliorare ulteriormente, poi andremo al Mugello!”
Jorge Lorenzo – Yamaha:
“Per prima cosa volevo congratularmi con la Yamaha: tre moto sul podio, questo dimostra quanto sia competitiva la nostra M1. Quanto alla mia gara, non ci posso credere di esser sul podio dopo così tante difficoltà e oon il dolore che quotidianamente sento. Stamattina dopo il warm-up pensavo di chiudere in sesta o settima posizione, sarebbe stato il massimo, mai mi sarei immaginato di ritrovarmi secondo. Posso dire che la pioggia un pò mi ha aiutato: davanti a me hanno rallentato il ritmo e ho così potuto rimontare. Devo sicuramente migliorare il mio rendimento nei primi giri, è un problema che mi porto da Shanghai. Adesso penso al Mugello, spero di fare dei progressi sul piano fisico per poter così lottare al massimo della forma.”
Colin Edwards – Yamaha:
“Onestamente oggi pensavo che sarebbe stata la mia giornata, soprattutto considerato il passo che sono riuscito a tenere per tutto il weekend. Veloce nelle prove libere, veloce nel warm up e secondo in griglia di partenza.. per questo nutrivo grandi aspettative. Al via ho pensato di aver fatto una buona partenza ma poi ho visto Casey e Dani volare via ed è stato impossibile passarli. Ho tentato di tutto ma loro non hanno fatto alcun errore ed anche i tempi sul giro erano praticamente simili. In più loro avevano un uscita migliore dalle curve e per passarli avrei dovuto rischiare troppo. Non me la sono sentita! I primi tre si stanno giocando il titolo e non penso fosse il caso di fare alcuna manovra azzardata vista la mia posizione in campionato. Poco dopo ho visto arrivare Valentino come una furia ed ho subito capito che stava spingendo molto. La pioggia non è stata eccessiva ed anche i tempi sul giro non si sono alzati di parecchio. Devo ringraziare me stesso per non aver fatto alcuna sciocchezza e grazie ai problemi di Dani e Casey sono comunque salito sul podio. Complimenti anche a Michelin, le gomme hanno lavorato benissimo.”
Daniel Pedrosa – Honda:
“Mi sarebbe piaciuto salire sul podio, ma oggi non sono riuscito ad andare forte quanto nelle prove. Fin dall’inizio della corsa ho avuto problemi all’anteriore, non riuscivo in ingresso curva a sentire la moto, c’erano molte vibrazioni. Pensavamo di aver fatto la scelta giusta a livello di pneumatici, ma non è andata così: all’inizio i problemi all’anteriore, poi dalla seconda parte di gara mancava grip al posteriore. Quando Lorenzo mi ha superato ho provato a seguirlo e non perdere contatto, ma era impossibile. Quel che posso dire è che oggi ho dato il massimo e più del quarto posto non si poteva fare: adesso in campionato siamo tutti lì, noi continueremo a lavorare per recuperar terreno e fare progressi, a cominciare da domani.”
Via | Motograndprix.it