Prost, analizzando a posteriori quello che è successo a Suzuka, nota una gestione molto diversa dell’inizio e della fine della gara. Un comportamento ambiguo che è responsabile anche dell’incidente di Jules Bianchi.
Il pilota della Marussia, Jules Bianchi, a pochi giri dalla fine, è uscito di pista a Suzuka, in un punto in cui, esattamente un giro prima di lui, era uscito di pista anche Sutil. I mezzi di soccorso erano ancora in pista me secondo i giudici di gara si poteva continuare con la competizione. Invece, quando è uscito di pista, Bianchi è finito proprio sulla gru e l’impatto è stato rovinoso. Adesso il ragazzo è in prognosi riservata in Giappone ma è difficile che tornerà a guidare.
Prost, 4 volte campione del mondo, si aspettava che con la conferenza stampa di Sochi, si quietassero gli animi, invece si è ritrovato davanti alle solite polemiche. A quel punto, senza mezzi termini, ha detto la sua, criticando apertamente proprio la FIA.
E’ stato corretto partire all’inizio dietro la vettura di sicurezza, ed è stata una decisione difficile quella di fermare la gara dopo pochi giri per poi ripartire daccapo. E’ proprio questo, tuttavia, che mi lascia scioccato, perchè è stata presa la giusta decisione solo all’inizio della gara. Certamente si può parlare di vera e propria sfortuna quanto capitato a Bianchi, ma non si dovrebbe analizzare la causa dell’incidente, bensì le conseguenze. Se mio figlio avesse avuto un incidente in pista andando a sbattere contro un trattore non l’avrei mai accettato.
Insomma, due pesi e due misure dall’inizio alla fine della gara. La FIA, ribadisce Prost, in questi 20 anni è stata molto attenta alla sicurezza dei piloti ma in Giappone gli errori di valutazione sono stati tantissimi perché non si è tenuto conto, in modo inspiegabile del cambiamento delle condizioni meteo.