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Rincaro carburanti: a fine 2008 si rischiano aumenti fino al 45%

Rincaro carburanti
Il primo gennaio 2008 il prezzo medio della benzina era di 1,360 euro e quello del gasolio 1,280: ad oggi il prezzo è pari a 1,520 euro per entrambi. La differenza è quindi pari a 0,160 euro per la benzina e 0,240 per il gasolio, vale a dire un incremento rispettivamente del 12% e del 19% circa. Se il trend degli aumenti registrati nei primi cinque mesi dovesse confermarsi per il resto dell’anno, avremmo a fine 2008 un prezzo della benzina intorno a 1,740 euro al litro, con un incremento del 28%, mentre il gasolio arriverebbe a 1,850 euro per litro, con un aumento su base annua del 45%. Nei soli primi cinque mesi dell’anno, grazie ai continui aumenti di prezzo dei carburanti, lo Stato ha già incassato 350 milioni di euro di iva in più: considerando i 40 miliardi di litri venduti annualmente ed in presenza di un trend di aumenti costante, le entrare statali derivanti dall’iva sulle benzine arriveranno a fine 2008 ad 1,5 miliardi di euro.
Sulla base di questi numeri – sottolinea il presidente della Faib-Confesercenti, Martino Landi – chiediamo al Governo l’immediata riduzione delle accise e la sterilizzazione dell’iva sugli aumenti di prezzo dei carburanti. L’iniziativa del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola di istituire un tavolo di confronto con le compagnie petrolifere, le organizzazioni dei gestori, i consumatori ed i rappresentanti delle istituzioni locali, rappresenta una prima importante occasione di confronto tra tutti i soggetti della filiera. Altrettanto importante – conclude Landi – sarà estendere la concertazione a livello europeo per mettere a punto gli strumenti necessari a fermare l’escalation del prezzo del petrolio e dei carburanti.”

Via | Confesercenti

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