Per migliorare la sicurezza stradale e prevenire le “stragi del sabato sera” la polizia è in possesso di un nuovo strumento: un test immuno-enzimatico che permette di capire se il guidatore in esame è sotto effetto di sostanze stupefacenti. Queste le città in cui il test è operativo: Perugia, Roma, Padova, Verona, Cagliari, Rimini e Bari. La Polizia è stata dotata di camper mobili con attrezzature di laboratorio, materiale sanitario, bagni separati per uomini e donne e gli strumenti necessari per l’accertamento di guida in stato di alterazione: un misuratore di riflessi, l’etilometro e un analizzatore automatico di saliva: il Cozart RapiScan che permette di accertare la presenza di droga nella saliva e, dunque, nel sangue.
L’apparecchio si basa su una reazione antigene-anticorpo e funziona con cartucce diverse a seconda delle sostanze da individuare. I tamponi servono ad accertare se i guidatori hanno assunto di recente cocaina, cannabinoidi, oppiacei, benzodiazepine e anfetamine. I controlli vengono effettuati per garantire più sicurezza sulle strade: il consumo di sostanze stupefacenti può infatti causare un rallentamento dei riflessi e una diminuzione della percezione di pericolo.
Ai conducenti che risultano positivi, viene immediatamente ritirata la patente di guida e la medesima sanzione è prevista per chi si rifiuta di sottoporsi ai test.
La polizia australiana, di Adelaide, sta utilizzando il Cozart RapiScan con lo stesso obiettivo, ma lo strumento può essere usato anche per altri scopi: in Inghilterra, ad esempio, oltre ad essere usato dalla polizia su strada è stato adottato dei centri di recupero e di riabilitazione per tossicodipendenti per rilevare l’eventuale assunzione di metadone. Con questo sistema è anche possibile ricercare la buprenorfina che sta soppiantando il metadone come terapia sostitutiva. Anche la polizia tedesca ha cominciato ad usare questo strumento.
Via | Ilportaledellautomobilista