Il divieto imposto da alcune amministrazioni locali alla circolazione delle autovetture diesel Euro 4 nelle giornate di limitazione del traffico è una misura “improvvisata e vessatoria”. È l’opinione dell’Adiconsum, che ha messo a disposizione un modulo per chiedere un risarcimento o in alcuni casi anche l’annullamento del contratto di acquisto dell’automobile diesel euro 4, a quei concessionari che avessero regolato il contratto stesso dopo l’emanazione delle normative di divieto, senza informarne il cliente. Sarebbero circa 370mila i veicoli interessati su Roma, altrettanti a Milano. “Molte di queste autovetture – spiega Paolo Landi segretario generale dellassociazione – sono state acquistate con l’incentivo dello Stato, quindi tutti noi abbiamo pagato questo incentivo per sostituirla, per sentirsi poi dire che non si può circolare. Per di più questa scelta di alcuni sindaci di vietare i diesel Euro 4 per il problema del particolato è stata scarsamente approfondita. Questo filtro non riduce l’inquinamento, ma semplicemente trattiene le polveri provocate dalla combustione del diesel e poi le elimina in termini di nanomolecole nel momento in cui l’automobile può andare più veloce. Quindi siamo di fronte a uno strumento che non riduce l’inquinamento ma lo sposta da una parte all’altra della città, col rischio di creare nei viali a scorrimento veloce delle discariche.”
L’Associazione, quindi, in due lettere aperte ai sindaci di Roma e Milano, ha chiesto la modifica della delibera e lavvio di misure alternative come l’incremento della flotta degli autobus a metano, l’estensione dell’obbligatorietà dello standard Euro 4 ai taxi e la creazione di adeguati parcheggi di scambio alle stazioni della metropolitana per incoraggiare l’uso del mezzo pubblico.