Il caro-petrolio spinge il prezzo dei carburanti che riprendono la corsa con una nuova ondata di rincari scattati da venerdì in alcuni dei principali marchi. Il gasolio è a un soffio dal record storico. Negli impianti Agip il prezzo di vendita consigliato per la benzina è salito a 1,396 euro, 2,2 centesimi in più al litro, mentre il diesel è volato a 1,317 euro (+1,8 centesimi) vicinissimo al record di 1,319 euro raggiunto due mesi fa. Il prezzo del gasolio aumenta anche per Erg (+0,5 cent) e per Esso (+0,3). A spingere sui listini dei prezzi consigliati dalle compagnie ai propri gestori, le quotazioni del petrolio che dopo aver superato i 100 euro al barile, si mantiene ormai da settimane stabilmente sopra i 95 dollari.
La corsa dei prezzi dei carburanti, se non verrà arrestata in tempo, avrà ricadute pesantissime sui prezzi dei prodotti trasportati, specie dei generi alimentari. “Si pensi a frutta e verdura, carne, latticini, surgelati, ecc., prodotti che ogni giorno viaggiano sui camion per raggiungere le diverse città d’Italia – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Non solo. A rischio sono anche i listini praticati in bar e ristoranti, i quali somministrano cibo e bevande ai consumatori. Con i prezzi dei carburanti a questi livelli, solo nel settore dell’alimentazione e della ristorazione si rischia un rincaro generalizzato del 2-3%, che a fine anno peserà per 50 euro sulle tasche di ogni famiglia, e per 1,1 miliardi di euro sulla collettività”. “Il Governo non può far finta di niente