Greenpeace: “l’industria dell’auto vuole far pagare ai contribuenti il conto della sua irresponsabilità”

carovana-bruxelles.jpgLe case automobilistiche continuano a lamentarsi, gonfiando i costi per ridurre le loro emissioni di CO2 e ignorando i significativi benefici per i consumatori derivanti da automobili più efficienti.” – sostiene Andrea Lepore, responsabile della campagna Trasporti e Clima di Greenpeace – “Invece di rispondere alla crescente domanda di automobili più pulite, le case automobilistiche scelgono di continuare a pesare sui contribuenti, chiedendo sussidi ai governi”.

Fino a quando le case automobilistiche ignorano le loro responsabilità per la riduzione della CO2, ogni prestito significherà finanziare il cambiamento climatico. L’industria delle auto dovrebbe prima smettere di ostacolare l’approvazione di una legge efficace per la riduzione delle emissioni e poi chiedere che venga considerato un qualsiasi aiuto nei suoi confronti.

Sicurezza stradale: debutta sistema sanzionatorio transnazionale

traffico-a-milano.jpg Un conducente europeo che viola il codice della strada in un paese diverso da quello di immatricolazione del suo veicolo non potrà più restare impunito, perché sarà più facile identificarlo. Così a pagare non saranno più soltanto i trasgressori residenti, ma anche quelli stranieri che rappresentano circa il 5% del traffico e sono responsabili, in media, del 15% delle violazioni della velocità. E’ quanto prevede una proposta adottata oggi dalla Commissione europea che aumenta la sicurezza stradale in tutti gli Stati membri dell’Ue facilitando il sistema sanzionatorio transnazionale. La Commissione europea istituirà un sistema comunitario che permetterà lo scambio elettronico dei dati, così da notificare le infrazioni che avvengono al di fuori dei confini nazionali. Le infrazioni prese di mira dalla direttiva sono quelle che provocano il maggior numero di vittime: eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza, mancato uso della cintura di sicurezza e mancato rispetto del semaforo rosso.