Greenpeace: “l’industria dell’auto vuole far pagare ai contribuenti il conto della sua irresponsabilità”

carovana-bruxelles.jpgLe case automobilistiche continuano a lamentarsi, gonfiando i costi per ridurre le loro emissioni di CO2 e ignorando i significativi benefici per i consumatori derivanti da automobili più efficienti.” – sostiene Andrea Lepore, responsabile della campagna Trasporti e Clima di Greenpeace – “Invece di rispondere alla crescente domanda di automobili più pulite, le case automobilistiche scelgono di continuare a pesare sui contribuenti, chiedendo sussidi ai governi”.

Fino a quando le case automobilistiche ignorano le loro responsabilità per la riduzione della CO2, ogni prestito significherà finanziare il cambiamento climatico. L’industria delle auto dovrebbe prima smettere di ostacolare l’approvazione di una legge efficace per la riduzione delle emissioni e poi chiedere che venga considerato un qualsiasi aiuto nei suoi confronti.

Una carovana di auto a bassa emissione sfila davanti al Parlamento europeo

carovana-bruxelles.jpg La settimana scorsa Greenpeace ha manifestato davanti al Parlamento europeo contro la case automobilistiche. Questo il messaggio che l’azione voleva portare alla pubblica conoscenza. “Tutte le auto presenti alla sfilata (1) sono attualmente in commercio e le loro emissioni rispettano già gli obiettivi europei che le case automobilistiche vorrebbero posticipare di altri tre anni fino al 2015” afferma Andrea Lepore, responsabile della campagna Trasporti e Clima di Greenpeace. “Queste automobili sono la prova che l’industria stia prendendo tempo per mantenere i profitti alti e non modificare di nulla le proprie politiche aziendali” La carovana coincide con la pubblicazione del rapporto di Greenpeace “Fuori strada: le pretese dell’industria automobilistica” (“Off track: inflated claims of the car industry”), che dimostra come i costi finanziari e sociali di adeguamento alla normativa europea siano stati ancora una volta sovrastimati dalle case automobilistiche (2).

Greenpeace: petizione online per ridurre le emissioni delle auto

Greenpeace: petizione online per ridurre le emissioni delle auto La Germania vuole difendere i suoi produttori di auto di lusso e cerca quindi di ottenere sconti sulle emissioni: è in corso una trattativa con la Francia, che avrà la Presidenza Ue dal prossimo luglio, per indebolire la direttiva europea. La petizione via web nasce sia per denunciare il tentativo in atto che per sostenere la proposta di standard più severi. Attraverso il sito “Qual è la buona auto” Greenpeace, infatti, invita a scrivere al Presidente del Consiglio europeo Janez Janša per chiedergli di prendere posizione contro questo “sporco accordo” ai danni del clima e difendere lo standard medio per le nuove auto di 120 grammi di CO2 per km entro il 2012 (oggi siamo a 160g per km) e di 80 g al 2020, con multe salate per chi non li rispetta.