Tata Indica Bifuel: la citycar un po’ romagnola un po’ indiana

Tata Indica Bifuel: la citycar un po’ romagnola un po’ indianaPratica, maneggevole, a portata di portafoglio, la garanzia copre 3 anni o 100 mila chilometri, per tre anni, anche, l’ assistenza stradale Europe Assistance

Sempre meno segreti per i costruttori asiatici i gusti degli italiani in fatto di auto, che devono avere fra i loro requisiti essenziali, tecnologia, ottima qualità, costi non esosi ed alimentazioni alternative gpl e metano, il gruppo indiano Tata tutto questo l’ ha capito, e, grazie ad una partenership con la romagnola Landi Renzo, ha dato il via alla produzione di Tata Indica Bifuel e Indigo Bifuel, fatto importante se si considera che sono nate esclusivamente per il mercato italiano, poiché in patria non hanno alcuna esperienza.

Tata Indica Bifuel ha una carrozzeria compatta a due volumi, cinque porte, a bordo c’ è spazio per 5 passeggeri comodamente alloggiati, anche se le dimensioni non sono eccezionalmente grandi, soli 3,69 metri di lunghezza per una larghezza di 1,66, l’ altezza da terra è notevole, oltre 21 cm, se comparata alle concorrenti del segmento B.

Altro punto a favore di Tata Indica Bifuel è la maneggevolezza, con un raggio di sterzata di 4,9 metri che le consente di manovrare agevolmente anche in spazi ridotti, gli interni sono molto confortevoli, oltre che spaziosi, per il modello commercializzato in Europa, sono molte le dotazioni, tutte di serie alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, fendinebbia e terza luce di stop, climatizzatore e chiusura centralizzata con Immobilizer.

Tata Nano è record 500.000 ordinazioni per la city car da 1.700 euro

Tata Nano è record 500.000 ordinazioni per la city car da 1.700 euroIn India è un vero boom di ordini

Tata Nano è record 500.000 ordinazioni per la city car da 1.700 euro, inarrestabile, in India è boom per l’ auto più economica al mondo, un risultato che nessuno si aspettava, il prezzo chiavi in mano non è eccessivamente basso per il paese trattandosi di 100.000 rupie, dunque, niente faceva presupporre questo successo.

Tata dovrà quindi tornare sui suoi passi e modificare quella che era la decisione iniziale di produrre solo 100 mila unità nel primo anno, una valutazione forse sbagliata, ma data la crisi mondiale, la Casa di Mumbay temeva che anche l’ India avrebbe potuto risentirne, da qua la decisione di una produzione limitata. Un vero e proprio fenomeno.

Potrebbe rappresentare un problema l’ ambizioso progetto di Tata di affrontare la commercializzazione di Tata Nano sia in America che in Europa, dove però i prezzi della piccola utilitaria saranno, ovviamente, rivisitati ed arriveranno a 5.000 Euro, stando alle dichiarazioni iniziali rilasciate dal Presidente della Casa Indiana, Ratan Tata, partner di Fiat e primo sponsor della Ferrari in Formula 1, le sue intenzioni erano innanzitutto di servire il mercato indiano con una previsione di vendita tra le 500 mila ed il milione di vetture, per poi dedicarsi ad altri mercati, una sorta di ammissione dell’ errore di valutazione, se si fosse guardato un po’ più lontano, sarebbe già altrove.