L’Ok dell’UE per gli sgravi fiscali sul Biodiesel

biodiesel.jpg La Commissione europea dà il via libera all’istituzione in Italia di sgravi fiscali per favorire la produzione e l’impiego di biodiesel. Lo ha annunciato lo stesso esecutivo Ue in una nota precisando che l’aiuto è compatibile con il mercato unico. Il provvedimento italiano modifica e proroga un regime già approvato in precedenza e introduce l’obbligo di fornitura di biocarburanti. La coesistenza tra obbligo di fornitura e sgravio fiscale, sottolinea la Commissione, rappresenta una novità e non è possibile prevedere in questa fase in che modo inciderà sul mercato. Nonostante queste incertezze, secondo l’esecutivo Ue, “non esistono rischi di sovracompensazione, in quanto lo sgravio fiscale proposto si applicherà solo ad una percentuale di biodiesel e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione.” La Commissione ha anche tenuto conto della misura limitata del regime che si concluderà nel 2010 e della prospettiva di una transizione ad un sistema in cui vi sarà soltanto l’obbligo di fornitura.

Cattive nuove: petrolio record a 107 dollari il barile

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Dopo aver viaggiato in territorio negativo in pre mercato, i futures sul petrolio con scadenza ad aprile scambiati a New York tornano a puntare con decisione verso l’alto, complice anche il basso valore del dollaro. Le quotazioni del greggio testano il nuovo record a 107 dollari al barile, in rialzo di più di 1,50 dollari rispetto all’ultima rilevazione di venerdì.

In arrivo il “decreto taglia tasse”, ma non basta!

È in dirittura d’arrivo il decreto per la sterilizzazione dell’Iva sui carburanti che dovrebbe permettere una riduzione del prezzo al consumo fino a 2 centesimi di litro per combattere il caro-petrolio. Il provvedimento “è imminente” confermano fonti del ministero dello Sviluppo economico. Si tratta di una misura, prevista dalla Finanziaria 2008, che attraverso un decreto Economia-Sviluppo economico permette di recuperare, almeno in parte, attraverso l’accisa, il maggior gettito Iva derivante dall’aumento dei prezzi industriali della materia prima. Ben venga, sostiene Federconsumatori, il “Decreto taglia tasse”, che dovrebbe alleggerire l’incidenza dei rincari del petrolio sul prezzo dei carburanti ma, “a nostro parere, ci sono ancora molte altre operazioni che è necessario mettere in campo per alleviare la pesante e preoccupante situazione in cui versa il settore dell’energia e in particolare dei carburanti.”