Benzina: ponte del 1° maggio salato, + 17% per l’acquisto del carburante

benzina11.jpg Continua la corsa al rialzo del costo del greggio ed ora il traguardo dei 120 dollari al barile è ormai prossimo. L’Adoc che da tempo denuncia la politica dei prezzi adottata sul versante carburanti e fa informazione per i cittadini consumatori preannuncia un ponte festivo amaro per gli italiani che dal primo maggio decideranno di spostarsi in auto. Queste le parole del Presidente Adoc Carlo Pileri: “Per il ponte del 1 maggio gli automobilisti spenderanno in media circa 20 euro in più rispetto all’anno scorso, calcolando il costo di due pieni il costo della benzina, difatti, è aumentato del 10,4% rispetto a maggio 2007, quello del gasolio del 23,7%. Con conseguenti rincari per un pieno: per un’auto a benzina occorrono 6,75 euro in più, per una a gasolio quasi 14 euro. Il gasolio da noi costa ben 20 centesimi in più della media europea. Già nel marzo scorso avevamo previsto un rincaro del greggio a 120 dollari al barile prima dell’estate, ed ora dobbiamo assistere ad una vera e propria stangata per gli italiani.

Prezzo del Petrolio in continua ascesa, nuovo record a 118 dollari!

Petrolio: nuovo record a 117,05 dollari
Vola ancora il prezzo del petrolio, che sfonda quota 118 dollari al barile. Nuovo massimo di tutti i tempi anche per il Brent che schizza a 115,03 in aumento di 60 cent. “E’ possibile che gli alti prezzi del petrolio provochino una recessione economica globale” – ha dichiarato Nobuo Tanaka, direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, a margine dell’International Energy Forum.

Benzina: Landi, nuovo governo tagli le accise per frenare i rialzi

benzina11.jpgLa corsa al rialzo non si interrompe: la speculazione internazionale e la debolezza del dollaro contribuiscono agli aumenti vertiginosi del barile di petrolio con gli inevitabili riverberi sul prezzo dei carburanti. E le cose andrebbero anche peggio – spiega Martino Landi, presidente della Faib-Confesercenti, l’organizzazione dei gestori di distributori di carburante – se non ci fosse stato il recente intervento sulle accise per il quale tanto ci siamo battuti. Per questo, al prossimo Governo chiediamo di intervenire nuovamente ed in modo incisivo sulle accise per fermare la corsa al rialzo del prezzo delle benzine. Si tratterebbe – conclude Landi – di un intervento in favore dei cittadini, più volte annunciati durante la recente campagna elettorale, ed una spinta alla ripresa dei consumi, da troppo tempo in fase stagnante”.

Ponte del 25 aprile salato per gli italiani

traffico-a-milano.jpg Ponte del 25 aprile salato per gli italiani che decideranno di spostarsi in automobile. Considerati gli attuali listini dei carburanti (benzina 1,402 euro/litro, gasolio 1,389 euro/litro) e una media di 3 pieni a famiglia per l’intera durata del ponte, ogni nucleo spenderà per i rifornimenti 15,6 euro in più in caso di auto a benzina, e ben 36,15 euro in più in caso di macchina diesel!!
Si tratta di una stangata che peserà sulle tasche dei cittadini, molti dei quali, proprio per gli eccessivi costi dei carburanti, rinunceranno a qualche giorno di vacanza, o sceglieranno mezzi di trasporto alternativi – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – una vera e propria emergenza quella del caro-petrolio, che ci auguriamo il nuovo Governo inserirà come priorità della propria attività”.

Petrolio: nuovo record a 117,05 dollari

Petrolio: nuovo record a 117,05 dollari
Il petrolio sfonda quota 117 dollari e raggiunge il nuovo record a 117,05 dollari al barile sul mercato elettronico after hours di New York. A pesare sulle quotazioni, le dichiarazioni del segretario generale dell’Opec Abdullah Al-Badri, che ieri ha escluso aumenti di produzione.
Prezzi del petrolio troppo alti pesano sull’economia mondiale per 500 miliardi di dollari ogni 10 dollari di aumento del prezzo del barile”. Ad affermarlo, intervenendo all’Ief, è il presidente del Consiglio, Romano Prodi.

Prezzi della benzina ancora in rialzo!

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Tornano a correre i prezzi alla pompa di benzina e gasolio che, aggiungendo i 2 centesimi tagliati dall’intervento temporaneo sulle accise, supererebbero il record storico. Per l’Adoc serve un intervento deciso del Governo. “Il taglio fiscale non ha sortito alcun effetto e i prezzi della benzina tornano a correre – commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – se si intende veramente salvare l’economia delle famiglie, evitandogli un aggravio di quasi 300 euro l’anno, servono interventi più decisi e coraggiosi da parte del Governo e un maggiore controllo sulle compagnie petrolifere. E’ opportuno, inoltre, che l’Antitrust indaghi sul prezzo quasi omologato praticato dai distributori di marca, maggiore di 10-12 centesimi rispetto a quelli non marcati .

FIGISC: concorrenza nel mercato dei carburanti esiste!

benzina11.jpgSe davvero nella distribuzione dei carburanti la concorrenza esiste, allora i benzinai non avranno alcun problema a pubblicare per intero l’elenco dei distributori più convenienti”. Così Carlo Rienzi lancia la sfida ai gestori della Figisc Confcommercio, che hanno pubblicato oggi una indagine nella quale vorrebbero dimostrare l’esistenza della concorrenza nel settore dei carburanti con risparmi fino a 150 euro annui sul pieno. “Se vogliono dimostrare l’esistenza della concorrenza, i benzinai devono pubblicizzare l’elenco dei distributori più economici suddiviso per regioni, così come abbiamo fatto noi con le “pompe bianche”, così da offrire un utile servizio agli automobilisti

Isae: costo del petrolio sostenuto anche nel 2009

rincari_carb.jpg L’Isae stima ”una progressiva normalizzazione” del prezzo del petrolio che però resterebbe sostenuto anche nel 2009, sopra i 90 dollari. ”Pur ipotizzando l’attenuarsi nella seconda metà dell’anno – sottolinea l’Istituto di analisi economiche – delle componenti speculative, dominanti in queste settimane, e una progressiva normalizzazione dei prezzi a riflesso di una congiuntura mondiale in indebolimento, il corso del brent continua a collocarsi sostanzialmente sopra i 90 dollari nel 2009, dopo un livello di poco inferiore ai 100 dollari nella media del 2008“. Per quanto riguarda invece il rapporto di cambio tra euro e dollaro, “si suppone che dopo un’accentuata volatilità nel corso del 2008, con episodi di ulteriore indebolimento che portano il dollaro a toccare nuovi picchi storici di valutazione, nel corso del 2009 ci siano le premesse per un apprezzamento del biglietto verde nei confronti dell’euro“.