Il Trumpismo potrebbe colpire pesantemente la produzione motociclistica italiana, con una maxi-tassa sulle importazioni di veicoli a due ruote negli Stati Uniti, provenienti dall’Unione Europea. Questa nuova imposta sarebbe al vaglio dell’amministrazione americana come rappresaglia per la decisione dell’Europa contro le carni bovine made in USA, piene di ormoni. La campagna elettorale del neo-presidente aveva annunciato molte battaglie commerciali, ma questa è una tegola pesante che potrebbe cadere sulla testa dei produttori italiani, già in difficoltà per la crisi economica.
Si parla infatti di un dazio del 100%, un’imposta significativa per il messaggio che contiene. Ad essere colpiti sarebbero in particolare tutti i motocicli tra i 50 e i 500 cc di cilindrata, e l’associazione dei produttori europei, ha già espresso preoccupazione verso la misura. Secondo l’associazione (Acem), il nuovo dazio potrebbe partire già da marzo, e scombinerebbe tutti i programmi industriali dei produttori europei. Trump è spalleggiato invece, dai produttori americani, che proprio nel settore delle basse e medie cilindrate, più soffrono la concorrenza europea. Naturalmente deluso il segretario dell’Acem, Antonio Perlot, in particolare perché il suo settore viene colpito per una disputa commerciale che riguarda gli alimentari. Ma con Trump ora al comando, sicuramente questo non sarà l’unico caso.