Vettel ha un taccuino segreto. La notizia di oggi è questa. Nel taccuino segreto potrebbe esserci la ricetta per stare sempre al top, per fare in modo che la sua monoposto renda anche più del previsto. Quando era in Red Bull non aveva questa abitudine, mentre ora pare che Seb si annoti tutto e non faccia mai a meno del taccuino.
Vedere Vettel seduto in macchina che scrive su un taccuino, fa pensare all’alunno modello che aspira alla promozione con il massimo dei voti e non vuole perdersi nemmeno una parola delle spiegazioni dei docenti. È un’immagine alla quale i tifosi italiani dovranno abituarsi. Le indiscrezioni che circolano sul taccuino segreto, dicono che Vettel non se ne sbarazza mai, al massimo l’affida alla portavoce Britta Roeske, se ha la necessità di rilasciare un’intervista.
Il neoferrarista vuole fare bene il suo lavoro e ha assorbito il metodo José Mourinho. Prima scrive gli appunti sul taccuino evitando di perdere dettagli importanti riguardo la sua performance, poi quando arriva in albergo, il tedesco, quattro volte campione del mondo, trasferisce tutte le informazioni al computer.
Il metodo Vettel comincia ad incuriosire, anche perché nel primo e nel secondo giorno di test, la Ferrari è sfilata per prima sotto il traguardo e tutto ci si aspettava, tranne che di vedere la Rossa prima sotto il traguardo delle giornate di test. La precisione, la meticolosità e la capacità di analisi di Vettel, richiamano ancor più alla memoria Michael Schumacher. Il giovane tedesco, ad ogni modo, nell’intervista elogia la squadra che lo sta mettendo a suo agio, rendendogli la vita facile.