L’intervento fiscale sulla benzina arriverà “a fine mese”. Lo ha confermato il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, a margine del convegno sull’azione collettiva risarcitoria organizzato dal Cncu, precisando che il Tesoro sta facendo i conti per evitare che lo Stato guadagni dall’aumento del prezzo del petrolio. “È inutile che scopriamo il problema ogni giorno – ha sottolineato il ministro commentando il nuovo record toccato oggi dalla benzina – l’andamento del prezzo del petrolio non è nelle nostre mani. Lo è invece una riforma che ci aiuti a ridurre i costi della distribuzione. Peccato che la terza lenzuolata, che conteneva un provvedimento a riguardo, sia rimasta ferma al Senato, bisogna riprenderla immediatamente”. Riguardo all’intervento fiscale che dovrebbe arrivare entro fine febbraio con un decreto interministeriale, Bersani ha sottolineato che la riduzione a cui si arriverà non sarà “una cifra che incide particolarmente sul prezzo della benzina” (si era parlato nei giorni scorsi di un possibile tagli di 1-2 centesimi). Ma bisogna comunque “stare attenti che la riduzione vada a beneficio dei consumatori e non delle compagnie petrolifere. Non è automatico”, ha proseguito il ministro sottolineando per altro che in Italia “abbiamo un’accisa a livello europeo, anzi anche un po’ sotto”.
Home » Bersani: “i tagli fiscali a fine mese non incideranno molto sul prezzo della benzina”