Dal 2008 tutte le versioni di Fiat Bravo hanno di serie il sistema ESP (Electronic Stability Program) che assicura il massimo controllo del comportamento dinamico del veicolo. Si tratta di una scelta importante che supera le logiche commerciali per rientrare nel campo dell’impegno sociale e di una guida responsabile. Del resto, da sempre Fiat Automobiles è in prima fila nelle iniziative che si pongono l’ambizioso obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica – e in particolare i più giovani – sull’importanza strategica che il tema della sicurezza, della prevenzione e dell’educazione stradale oggi riveste per qualsiasi società evoluta.
Con il fine di supportare la conoscenza dei dispositivi più avanzati di sicurezza e incentivarne l’adozione come misura di prevenzione e riduzione degli incidenti, Fiat Bravo è il primo modello in Italia ad aderire allo slogan “ESP on board!” della campagna “Choose ESC!” lanciata dalla piattaforma europea E-safety aware!, piattaforma voluta dalla Commissione Europea ecapitanata da Max Mosley, noto presidente della FIA Foundation (Federation internationale de l’Automobile).
In dettaglio, il sofisticato ESP di Fiat Bravo interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura e aiuta il guidatore a controllare l’auto. Per ottenere questo risultato, l’ESP verifica di continuo l’aderenza dei pneumatici al terreno sia in senso longitudinale sia in senso laterale e, in caso di sbandata, interviene per ripristinare la direzionalità e la stabilità dell’assetto. Tramite sensori rileva, infatti, la rotazione della vettura attorno al suo asse verticale (velocità d’imbardata), l’accelerazione laterale dell’auto e l’angolo del volante impostato dal guidatore (che indica la direzione scelta). Confronta, poi, questi dati con i parametri elaborati da un computer e stabilisce, attraverso un complesso modello matematico, se la vettura sta percorrendo la curva entro i limiti di aderenza, oppure se è in procinto di sbandare di muso o di coda (sottosterzo o sovrasterzo). Per riportarla sulla traiettoria corretta, genera, dunque, un momento d’imbardata contrario a quello che causa l’instabilità, frenando singolarmente la ruota opportuna (interna od esterna) e riducendo la potenza del motore (agisce sulla farfalla). Proprio qui sta la peculiarità del dispositivo realizzato per la Fiat Bravo. I suoi interventi sui freni, infatti, sono modulati in modo da essere i più dolci possibili (e quindi non disturbare la guida) e la riduzione della potenza del motore è contenuta, per garantire sempre ottime prestazioni e grande piacere di guida. L’ESP è sempre inserito.
Peculiarità dell’ESP di Fiat Bravo è l’integrazione del sistema Hill Holder che assiste il guidatore nelle partenze in salita. Funziona quando la centralina ESP percepisce la variazione di inclinazione della vettura attraverso un sensore di accelerazione longitudinale. In fase di spunto in salita, dunque, la centralina si predispone all’intervento in presenza della prima marcia inserita e dei pedali del freno e della frizione premuti. Così la pressione alle pinze anteriori viene mantenuta per circa 1,5 secondi dopo aver rilasciato il pedale del freno consentendo al guidatore di partire con facilità. In caso di partenze in discesa con la prima marcia inserita la funzione Hill Holder non si attiva. Lo stesso comportamento si ha con la retromarcia inserita: nelle partenze in discesa il sistema è attivo, mentre nelle partenze in salita è disattivato. Infine, è disponibile il sistema HBA, assistente elettroidraulico di frenata che incrementa automaticamente la pressione del circuito frenante durante la frenata da panico.
Inoltre, l’ESP di Fiat Bravo integra il sistema antislittamento ASR (Anti Slip Regulation) che provvede a qualsiasi velocità, con l’ausilio di freni e del controllo motore, ad ottimizzare la trazione. Basandosi sul numero di giri delle ruote calcolato dai sensori dell’ABS, il dispositivo calcola il grado di slittamento e per ripristinare l’aderenza attiva due diversi sistemi di controllo. Quando un’eccessiva richiesta di potenza provoca il pattinamento di entrambe le ruote motrici (per esempio in caso di aquaplaning o quando si accelera su un manto stradale dissestato, innevato o ghiacciato), riduce la coppia del motore diminuendo l’angolo di apertura della farfalla e quindi la portata d’aria. Se, invece, a pattinare è una sola ruota (per esempio quella interna alla curva in seguito ad accelerazione o a variazioni dinamiche del carico), questa viene automaticamente frenata senza che il guidatore intervenga sul pedale del freno. Si ottiene così un effetto simile a quello prodotto dal differenziale autobloccante. Ciò consente alla Bravo di disimpegnarsi agevolmente su fondi stradali a bassa aderenza.
L’inserimento dell’ASR è automatico ad ogni avvio del motore, ma per escluderlo basta premere un interruttore posto sul mobiletto centrale. Il disinserimento, infine, dell’ASR è d’obbligo solo quando si usano le catene da neve perché per trasmettere coppia a terra, la ruota deve poter “ammucchiare” la neve con piccoli slittamenti che l’ASR tende ad evitare.
Non ultimo, l’ASR integra il sistema MSR(Motor Schleppmoment Regelung)che interviene in caso di cambio brusco di marcia durante la scalata, ridando coppia al motore, evitando in tal modo il trascinamento eccessivo delle ruote motrici che, soprattutto in condizioni di bassa aderenza, possono portare alla perdita della stabilità della vettura