Fino a qualche anno fa il mondo delle quattro ruote era assolutamente appannaggio dei maschietti, ma le tendenze stanno decisamente cambiando, se prima dire che erano le donne a portare i pantaloni in casa erano un segno meno per gli uomini, adesso sono proprio loro a lasciare che madri, sorelle, moglie e compagne decidano in prima persona la propria auto e quella di famiglia. Lo dicono le statistiche di automobile.it, nota piattaforma di annunci online del settore motori, nell’ultimo anno si è verificato un aumento delle ricerche effettuate da donne del 27 per cento, a conferma di questo trend femminista ci sono i dati delle immatricolazioni degli ultimi tre anni: nel 2008 era il 39,7 per cento di componente femminile contro il 60,3 per cento maschile, dato emerso dalla conferenza annuale dell’UNRAE, nel 2009 si è passati al 41,4 per cento per arrivare al 41,7 per cento nel 2010 a fronte del 58,3 per cento degli uomini.
Una rivoluzione tutta al femminile, al grido di “Uomini fatevi da parte”, le donne stanno man mano conquistando un predominio che per anni è stato incontrastato mondo maschile. Ma vediamo come scelgono l’auto le donne, quali sono i parametri. A rispondere è Marilda Qerimi, Country Manager di automobile.it, con dati alla mano spiega le differenze fra i due diversi modi di vedere. L’uomo punta dritto alle qualità tecno-estetiche, dunque, dalla propria auto vogliono velocità, estetica, potenza, in buona sostanza, più sono imponenti e tecnologiche, più procedono all’acquisto.
La scelta delle donne è, invece, più oculata, più attenta al risparmio in termini di consumi, ai sistemi di sicurezza in dotazione, alla maneggevolezza e al comfort. Ecco perché la loro scelta ricade tendenzialmente su utilitarie di medie dimensioni e city-car. Requisito irrinunciabile, quindi, per il gentil sesso è l’affidabilità: le donne cercano un veicolo che richieda la minor manutenzione possibile, per non doversi confrontare con pressione delle gomme, pezzi di ricambio e periodico controllo meccanico.
Il lato meccanico della macchina è ancora un aspetto totalmente sconosciuto al 20 per cento delle donne, dunque, continuano a ricadere sulle spalle dei maschietti le responsabilità di revisioni, cambio olio e quant’altro rientri nel mondo tecnico, loro al contrario, sembrano geneticamente affetti dalla “sindrome del meccanico”. Diciamo che in questo caso le donne non sono proprio per la “parità dei sessi”!