Ieri abbiamo visto la top 10 delle città più trafficate del mondo. Per fortuna non c’erano italiane, ma ciò non vuol dire che le strade italiche siano così tanto percorribili. Tom Tom, la famosa azienda di navigatori satellitari, ha provato a stilare la stessa classifica, ma nel nostro Paese, in base al tempo di percorrenza di una strada media. In pratica si controlla quanto ci mette un’auto a percorrere un determinato percorso in condizioni normali e si calcola così la percentuale di ritardo rispetto al caso in cui la percorresse senza traffico. E non tutti i risultati sono stati scontati.
Com’è facile immaginare infatti, le due città d’Italia più trafficate sono anche le più popolate, Milano e Roma. In entrambi i casi si sfiora un terzo di tempo in più per percorrere un percorso (se normalmente per raggiungere il punto B dal punto A ci vogliono 10 minuti, in queste città ce ne vogliono 13). E conseguentemente anche la terza città più popolosa d’Italia, Napoli, si trova al terzo posto. Questi dati erano piuttosto scontati. Ma gli altri?
A sorpresa infatti troviamo al quarto posto Genova con il 26.07% di tempo in più che ci vuole per percorrere le vie cittadine. Ciò significa che i genovesi sprecano un quarto del proprio tempo più del dovuto per le strade. A seguire troviamo altre due città molto abitate, Palermo e Torino, seguite da Bergamo, Firenze, Bologna e Padova.
LE ALTRE – Fuori dalla top 10 troviamo città che uno non pensa subito possano essere così trafficate. Ad esempio all’11esimo posto troviamo Modena con il 14,64% di tempo sprecato nel traffico, seguita da Verona. Le grandi città del Sud invece risultano meno trafficate. Ad esempio Catania è solo tredicesima, Bari quindicesima, meno trafficata di Parma. A chiudere la top 10 troviamo Ferrara, Perugia, Ravenna, Messina e Sassari. Se però si considerano le vie più trafficate d’Italia, è qui che si trovano le maggiori sorprese. Anche se complessivamente la città di Milano è molto trafficata, la sua strada peggiore, Viale Lunigiana, è solo quarta, dietro a Viale Regione Siciliana (Palermo), Via Cigna a Torino, e persino Via Vittorio Veneto del piccolo Comune di Cassano d’Adda.
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