“L’ipotesi di riduzione del tasso alcolemico consentito al volante da 0,5 a 0,2 grammi di alcol per litro di sangue va nella giusta direzione, ma serve maggiore chiarezza: chi guida non deve bere“. Lo ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi, ricevuto in audizione dalla IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati per illustrare le proposte dell’Automobile Club d’Italia sulla sicurezza stradale. “Nella logica della prevenzione – ha sottolineato Gelpi – sanzioni chiare e pene certe sono indubbiamente deterrenti e contribuiscono all’affermazione della cultura stradale“.
“Gli interventi devono essere integrati in una strategia sistemica – ha concluso il presidente dell’ACI – con un’azione più incisiva delle Forze dell’Ordine nei controlli sulla strada e della magistratura nella condanna dei comportamenti sbagliati. Fondamentale è l’impegno formativo continuo sui conducenti ma anche su tutti coloro che sono chiamati ad amministrare la circolazione: dagli ingegneri che progettano le strade, ai tecnici che ne curano la manutenzione, agli istruttori di guida che formano le giovani leve di automobilisti“.
Sul tema dell’incidentalità stradale dei giovani, che rappresentano la categoria più a rischio sulla strada, l’Automobile Club d’Italia presenterà venerdì 19 dicembre un’indagine sulle nuove abitudini dei ragazzi al volante.
Immagine | Autostrada – Karlskrona, di Henrik Sendelbach, da Commons Wikipedia, Licenza: CC-by-sa SA 2.5