I recenti interventi di liberalizzazione nel settore assicurazioni, come l’indennizzo diretto e l’agente plurimandatario, non hanno ancora prodotto un ribasso delle polizze RCA che al contrario, secondo l’Adoc, sono aumentate in media del 5%. “L’Rc Auto è aumentata del 3,5%, la Rc Moto del 7% – commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – comportando un costo medio maggiore di 60 euro rispetto all’anno scorso. L’introduzione dell’indennizzo diretto, della patente a punti e dell’agente multimandatario non hanno prodotto l’auspicata diminuzione delle polizze rca del 20-25%. Ora, per mantenere gli impegni presi e per far rientrare il costo nella media europea, il prezzo delle polizze dovrebbe essere tagliato del 15%, con conseguente risparmio annuale medio per l’utente di 150 euro. Ad oggi solo le compagnie hanno potuto risparmiare, dato che i loro costi sono diminuiti del 7-8% ”. Per l’Adoc è ancora presente una trasgressione sistematica dell’obbligo a contrarre, soprattutto per alcuni profili tariffari. “Abbiamo riscontrato che alcune compagnie, per precisi profili tariffari, come i neopatentati, presentano in modo uniforme e su tutto il territorio nazionale premi superiori a 3000 euro – continua Pileri – una cifra spropositata, considerato che un giovane dispone di un reddito medio mensile di circa 800 euro, compromettendogli così la possibilità di farsi un’auto propria. Un comportamento da stigmatizzare, che richiede il coinvolgimento delle Autorità garanti. Siamo pronti ad incontrare Mister Prezzi, portandogli i dati rilevati, utili per una giusta valutazione del problema.”
Via | Adoc