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Benzina: rincari di oltre 100 euro all’anno per famiglia

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Il record del prezzo del petrolio si tradurrà in una spesa maggiore pari a circa 150 euro a famiglia solo per la voce carburanti. È quanto afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commentando i nuovi rincari dei prezzi della benzina e del gasolio. “Il rischio concreto è inoltre – spiegano i consumatori – quello di ripercussioni pesanti sui prezzi dei prodotti alimentari che viaggiano su ruote, che potrebbero risentire dei maggiori costi di trasporto”, determinando rincari stimati in cento euro su base annua. Secondo Federconsumatori ci saranno ricadute per ogni pieno di benzina pari a 3 euro in più al mese, cioè 36 euro l’anno e, per le ricadute sui costi di trasporto, 29 euro in più all’anno. Ma ciò riguarderebbe solo l’ultimo aumento: calcolando l’aumento complessivo, da febbraio 2007 a febbraio 2008, che ammonta a 18 centesimi, i rincari annui sarebbero pari a 216 euro in più per i pieni di benzina.
Si tratta perciò di intervenire con grande determinazione in tutto il sistema della distribuzione dei carburanti, innovandolo e rendendolo più efficiente”. Portando a regine alcuni accorgimenti, tra cui l’apertura negli ipermercati di distributori di carburante e l’arricchimento dei punti di rifornimento del sistema self-service, attraverso il mantenimento del prezzo relativo dopo l’orario di chiusura con il sistema di tele-controllo, secondo Federconsumatori, si potrebbe arrivare a risparmiare in media 12- 13 centesimi per ogni litro di carburante. “La ricaduta di tale risparmio – conclude l’assicazione – comporterebbe un inferiore esborso da parte degli automobilisti di 6 euro ogni pieno di benzina, pari a 144 euro l’anno”.
Intervengano subito Mister Prezzi e l’Authority per fermare questa odiosa speculazione – commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – il fenomeno della doppia velocità del prezzo della benzina alla pompa, rapidissimo a percepire l’aumento del prezzo del greggio, lento nel caso opposto, va arginato nell’interesse dei cittadini. Due settimana fa, con il petrolio in ribasso di 10 dollari – conclude l’associazione – la benzina non è diminuita di un centesimo, quando al contrario avrebbe dovuto calare di 4-5 centesimi di euro. Oggi è aumentata, quindi, senza recuperare nessuna perdita. E’ una contraddizione che danneggia enormemente i consumatori”.

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