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Cambia l’assegnazione punti in F1 dal 2025? Tutti i possibili scenari

Quello dei motori e, in particolar modo, della Formula 1 è uno degli sport che resiste maggiormente ai cambiamenti. Tutte le novità che sono state osservate nella storia hanno avuto bisogno di tempo per essere effettivamente concretizzate, con grande resistenza da parte degli stessi piloti, oltre che di numerosi addetti ai lavori nel campo dei costruttori, e non solo: talvolta sono stati gli stessi tifosi a richiedere un adeguamento delle nuove caratteristiche dello sport, tendendo sempre più verso una definizione tradizionale delle corse automobilistiche.

assegnazione punti in F1

assegnazione punti in F1

Il 2025 potrebbe conoscere un cambiamento importantissimo nella storia della Formula 1, soprattutto per quelle scuderie più piccole, e che potrebbero così iniziare a guadagnare dei punti in classifica: si pensa, infatti, ad un nuovo sistema di assegnazione punti in Formula 1 a partire dal 2025, secondo cui non sarebbero più soltanto le prime 10 posizioni ad ottenere un riconoscimento numerico, bensì le prime 12. Ciò determinerebbe dei cambiamenti su tutta la linea: ma quali sono i possibili scenari? Di seguito, si tenta di analizzare nel concreto questo fenomeno.

Come cambierebbe l’assegnazione punti in Formula 1?

Nel tentare di definire il nuovo fenomeno a cui si può dar vita in Formula 1, è importante specificare innanzitutto come cambierebbe l’assegnazione dei punti. Il grande cambiamento c’era stato nel 2009, con punteggi per tutti i piloti dal primo al decimo: rispettivamente, a partire dal primo, chi scende in gara ottiene 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2, 1 punti, a cui si aggiunge il punto supplementare per chi – tra i primi 10 – ottiene anche il giro veloce. Tale cambiamento era avvenuto rispetto alla struttura degli anni 90, che assegnava punti soltanto ai primi sei con 10, 6, 4, 3, 2 e 1 punto, con una ridefinizione successiva nel 2003 per i primi otto classificati. Secondo i cambiamenti previsti nel 2025, almeno per quanto riguarda il rumore, non cambierebbero i punti assegnati alle prime sette posizioni, bensì dall’ottava in poi: l’ottavo posto otterrebbe 5 punti, poi a scalare fino a un 1 per la 12ª posizione. Per far sì che la proposta si concretizzi, c’è bisogno dell’approvazione di almeno 6 scuderie su 10, in una decisione che verrà presa ufficialmente a Ginevra, nell’incontro di commissione tra le realtà di Formula 1.

Perché si vuole allargare la finestra di assegnazione punti?

La volontà di allargare la finestra di assegnazione punti in Formula 1 deriva da un elemento di cui ci si è resi conto negli ultimi anni, in cui lo strapotere di alcune scuderie, Red Bull su tutte, sembra creare un divario troppo alto rispetto a quelle cosiddette midfield, ovvero le scuderie con potenzialità medio basse e che non ambiscono certamente a vincere campionato piloti o costruttori ma che, spesso, concludono la stagione con un quantitativo di punti troppo basso.

Nella prima parte di stagione 2024, fatta eccezione per realtà come Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes e Aston Martin, tutte le scuderie principali sono andate in difficoltà, tra cui anche la Haas che avrebbe potenzialità maggiori, con divari spesso incredibilmente netti rispetto al primo in classifica. Tre scuderie, nelle prime cinque gare della stagione, non hanno ottenuto neanche un punto: per realtà che, comunque, investono tantissimo in termini monetari e ingegneristici, si tratta di un risultato tutt’altro che soddisfacente, per cui l’investimento della Formula 1 nel tentare di allargare la finestra di assegnazione punti sarebbe senz’altro volto anche verso queste scuderia.

Come cambierebbe la F1 con la nuova assegnazione punti?

Prevedere un nuovo sistema di assegnazione punti in Formula 1 vuol dire immaginare anche una competizione completamente differente. Innanzitutto, c’è da specificare che, per l’iscrizione al campionato di Formula 1, ogni scuderia dovrà pagare una tassa che si regola non soltanto in base ai costi di iscrizione, ma anche i punti conquistati nella stagione precedente: per ogni punto conquistato nella classifica costruttori, infatti, si paga una cifra simbolica da destinare al campionato di Formula 1, dunque per realtà che non hanno possibilità di investimento molto elevate potrebbe non cambiare nulla con i punti fino alla 12ª posizione. Per altre scuderie, invece, si tratterebbe sicuramente di un motivo in più di prestigio, con punti simbolici che verrebbero conquistati in gare molto più lottate, soprattutto rispetto alla realtà attuale, in cui si gareggia davvero poco nelle posizioni successive alla 10ª, soprattutto al termine della gara. Ciò aumenterebbe, infine, anche il divertimento degli spettatori generando gare meno banali: ad esempio, si potrebbe tentare di indovinare quale sarà il punteggio di una scuderia a fine stagione o quali sono i piazzamenti tra piloti fuori dai 10, immaginando una lotta maggiore anche in quest’ambito. Sul web non mancheranno adeguamenti di questo genere: ad esempio, i migliori siti italiani per scommettere sulla Formula 1 e sulla MotoGp, permetteranno sicuramente di tentare un’intuizione per piloti più di “basso rango”, creando un intrattenimento ancor più importante.

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