
Più autovelox e telecamere che riprendano chi passa con il rosso (fotored), interventi di manutenzione viaria, maggiore protezione delle sopraelevate, queste alcune delle misure proposte dalla polizia municipale che verranno discusse nell’ambito della Conferenza cittadina sulla Sicurezza stradale.
In seguito a questo ultimo dramma consumatosi sulla strada, non tarda ad arrivare l’intervento di Antonello De Pierro, presidente del movimento nazionale Italia dei Diritti: “La questione della sicurezza stradale – afferma De Pierro – è tra i problemi che ci premono di più ed è per questo motivo che mi sono espresso più volte sul tema. Purtroppo resta sempre attuale la lotta portata avanti da tempo dal nostro movimento per un intervento molto deciso e per l’urgenza dell’impiego del pugno di ferro nell’ambito della sicurezza sulle strade. Trovo giustissima la decisione di processare Stefano Lucidi per omicidio volontario e mi auguro che dall’aula di giustizia esca una sentenza esemplare e vengano applicate tutte le norme del caso senza concedere alcuna attenuante. Ribadisco l’urgenza di potenziare i controlli e di fornire alle forze dell’ordine gli strumenti necessari per poterli effettuare. Torno a ripetere le proposte lanciate dall’Italia dei Diritti: arresto immediato per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti e pene alternative consistenti nell’affidamento ai servizi sociali da svolgersi presso un obitorio o un pronto soccorso. Non è escluso – continua De Pierro – che presto daremo il via a manifestazioni anche eclatanti per richiamare l’attenzione pubblica sul fenomeno e per invitare i cittadini a dar man forte alla nostra causa affinché non succeda mai più che i responsabili di comportamenti incivili e pericolosi la facciano franca. Ho esperienza diretta della fondatezza di tale rischio: dopo aver fatto accompagnare presso il commissariato di pubblica sicurezza di Ostia Lido una persona che aveva cercato di investirmi sotto l’effetto di alcool, mi è stato riferito che in tutta Roma non era disponibile un autovelox; si prese allora la decisione di farne arrivare uno da Terracina ma, stranamente, il trasporto venne interrotto dalla caduta di un albero sulla carreggiata, pertanto l’uomo non subì nessuna misura punitiva.”