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Audi A1 Sportback concept debutta al Salone di Parigi

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Al Salone dell’Automobile di Parigi la Audi ha presentato la A1 Sportback concept. Dopo la showcar a tre porte, la Audi A1 project quattro del 2007, è ora il momento della concept di una quattro posti a cinque porte per il segmento delle supercompatte, anche in questo caso con tutte le caratteristiche di una vera Audi. La vettura, lunga 3,99 metri e larga 1,75, coniuga innovazione e stile dinamico con ottimizzazione degli spazi e qualità ad altissimo livello. Le avanguardistiche soluzioni tecniche proposte, in perfetto stile Audi, aprono nuove strade in tema di efficienza e piacere di guida.

Il propulsore della A1 Sportback concept rappresenta un ulteriore esempio dell’innovativa tecnologia ibrida della Audi. Sotto il cofano anteriore pulsa un motore TFSI di 1,4 litri di cilindrata da 150 CV (110 kW), la cui energia è trasmessa alle ruote anteriori dal cambio a doppia frizione S tronic. In accelerazione un aggregato elettrico della potenza di 27 CV (20 kW) fornisce una coppia aggiuntiva fino a 150 Nm. Nella fase di boost, vale a dire quando il motore elettrico entra in funzione a sostegno del motore TFSI per permettere prestazioni più sportive, l’accoppiata di motori garantisce una spinta davvero impressionante. L’ormai affermato sistema di trazione anteriore, arricchito del nuovo meccanismo attivo di bloccaggio trasversale dell’avantreno, comandato tramite l’ESP, trasmette in maniera ottimale la forza motrice.

Inoltre, il motore elettrico è in grado di funzionare da solo, azzerando pertanto le emissioni e risultando così particolarmente interessante per un uso della vettura nei centri abitati. L’energia racchiusa nelle batterie a ioni di litio consente di percorrere fino a 100 km con alimentazione esclusivamente elettrica. Per ricaricare le batterie è sufficiente collegarle a una normale presa elettrica. Grazie al sistema automatico start/stop, al recupero e alle fasi di sola alimentazione elettrica, i consumi e le emissioni della Audi A1 Sportback concept si riducono di circa 30 punti percentuali rispetto all’uso esclusivo del motore a combustione. Pur avendo prestazioni da auto sportiva, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e una velocità massima di 200 km/h, alla Audi A1 Sportback concept sono sufficienti 3,9 litri di carburante per percorrere 100 km; le emissioni di CO2, pari a 92 g/km, sono indizio di un notevole livello di efficienza.

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Esterni
Le due porte in più non sono l’unica differenza: le linee di questa concept car a cinque porte costituiscono l’evoluzione di quelle della Audi A1 project quattro del 2007. Sia le linee che le superfici si presentano adesso notevolmente più tese e vigorose. Il corpo vettura alto e la fascia finestrata piatta, sovrastata da una linea del tetto da coupé, rispecchiano in modo paradigmatico le proporzioni classiche della Casa dei quattro anelli. Sulla coda troviamo uno spoiler a due elementi integrato nel lunotto e caratterizzato da una pronunciata incavatura al centro.

Il profilo laterale evidenzia elementi tipici delle coupé, come le portiere con i finestrini senza cornice o il montante B coperto dai cristalli. La superficie laterale è fortemente segmentata, con la linea delle spalle che si innalza dolcemente. La linea delle spalle della Audi A1 Sportback concept verniciata in Grigio Daytona riflette un’altra peculiarità dell’attuale design Audi. La marcata doppia linea – una fascia sinuosa che avvolge l’intera vettura – collega il frontale, dall’aspetto scattante, alla spalla cuneiforme dalla linea leggermente ascendente.

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L’aerodinamica calandra single-frame sottolinea il carattere davvero sportivo di questo studio, caratteristica ulteriormente messa in risalto dai parafanghi sporgenti che richiamano il leggendario design della prima Audi quattro e dell’attuale Audi RS6. Un elemento di grande effetto estetico è rappresentato dai fari principali tridimensionali a LED, la cui rivoluzionaria morfologia esalta la libertà di espressione che questa tecnologia consente ai disegnatori. Realizzando delle fasce disposte concentricamente, tracciate parallelamente e delimitate ad angolo retto, i designer hanno collocato con maestria tutte le luci all’interno di un gruppo ottico relativamente piatto: abbaglianti, anabbaglianti, luci diurne e indicatori di direzione.

Alcuni sapienti interventi grafici, quali per esempio il disegno dei fari, in cui la superficie dell’anabbagliante risulta decisamente più ampia, hanno segnato profondamente il carattere del frontale, mutando radicalmente il volto della A1 Sportback concept. Anche nei gruppi ottici posteriori le luci di posizione, dei freni, degli indicatori di direzione, della retromarcia e del retronebbia sono racchiuse in una forma unica e inconfondibile. Il particolare dinamismo dei fari è dato da un raffinato gioco di angoli appuntiti e smussati, di superfici trasparenti e colorate. Un’ampia copertura trasparente, che si estende per tutta la larghezza della vettura, unisce inoltre i due gruppi ottici, sottolineando così lo sviluppo in senso orizzontale della parte posteriore.

Come la tre porte, la carrozzeria della Audi A1 Sportback concept sfrutta alla perfezione le modeste dimensioni di una compatta della classe premium. La vettura, lunga 3,99 metri e larga 1,75, con un passo di 2,46 metri, riesce, grazie agli sbalzi ridotti della sua sagoma, a coniugare un aspetto marcatamente sportivo con un sapiente utilizzo degli spazi, reso possibile anche dalla posizione trasversale del motore. L’altezza di questa sportiva compatta è di 1,40 metri.

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Interni
Gli interni si presentano senza fronzoli, con quattro sedili singoli e una disponibilità di spazio davvero sorprendente. L’arco “wrap around” circoscrive le porte e il cockpit, fondendoli in un insieme armonioso. Il cruscotto e la consolle centrale sono orientati verso il guidatore. Ergonomia ed estetica si completano, dando vita a un ambiente dalle linee pulite ed eleganti. Alcuni dettagli, come le bocchette dell’aria simili a turbine o i comandi del climatizzatore, evocano la sensazione di trovarsi a bordo di un jet. Com’è usuale in un’automobile Audi, alla bellezza delle forme fa eco una grande funzionalità: la direzione e la portata dell’aria si possono regolare con estrema facilità e in modo intuitivo, ruotando o premendo la manopola posta al centro della bocchetta.

Sulla consolle centrale si trovano la leva del cambio integrata, che esce completamente solo quando è attiva la modalità dinamica del “drive select”, il pulsante di accensione e spegnimento del motore, l’interruttore dell’“Audi drive select” e l’appoggiabraccia con portacellulare integrato.

I sedili sportivi, con gli appoggiatesta integrati, sono comodi ed ergonomici e di livello superiore allo standard delle supercompatte. Soddisfano appieno le aspettative di chi si accosta a una Audi. Il tessuto trasparente e a struttura reticolare che avvolge i sedili ne mette maggiormente in risalto la leggerezza delle forme.

Altrettanto preziosi ed eleganti sono i materiali utilizzati per i rivestimenti. L’abbinamento cromatico a contrasto, che caratterizza gli interni, un bianco accostato a un rosso, esalta la spazialità dell’abitacolo.

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“Audi mobile device”: la seconda generazione
Mentre lo studio Audi A1 project quattro disponeva a bordo di una propria unità di comando mobile per l’infotainment e per altri sistemi della vettura, la A1 Sportback concept è ancor più proiettata nel futuro: per l’uso di telefono veicolare, rubrica, navigatore e apparecchio per la riproduzione audio e video si può utilizzare il proprio telefono cellulare, opportunamente predisposto. Il cellulare può essere impiegato anche come unità di comando per numerosi altri dispositivi della Audi A1 Sportback concept. Già oggi sono utilizzabili in questa maniera molti apparecchi di diversi produttori.

Occorre soltanto installarvi un software creato dalla Audi e scaricabile da internet; dopodiché l’utente è in grado di inserire da casa l’itinerario da percorrere o impostare il sound system secondo le proprie preferenze. La comunicazione fra il telefono cellulare e la vettura ha luogo tramite un collegamento wireless ad alta velocità ed è possibile anche a distanze notevoli.

Il sistema vanta anche una funzione di sicurezza: è in grado di controllare lo stato della vettura, verificando, per esempio, entro i limiti del raggio d’azione della rete wireless, se le porte e i finestrini sono chiusi.

Il software offre numerose altre funzioni, come ad esempio la prosecuzione della guida a destinazione sul “mobile device”, dopo aver parcheggiato l’automobile. Se l’utente imposta la durata massima di parcheggio, il software della navigazione sull’apparecchio mobile lo riconduce puntualmente alla sua Audi A1 Sportback concept, tenendo conto del percorso.

Durante i viaggi il “mobile device” fa valere le sue doti di lettore multimediale. Quando l’utente ascolta una canzone in una determinata situazione di guida, per esempio in autostrada, il brano viene inserito in un’apposita playlist. Il software memorizza i luoghi e i momenti in cui è stata ascoltata una canzone. Ciò permette di avere a disposizione la musica giusta al momento giusto.

L’unità di comando costituisce uno sviluppo dell’ormai familiare sistema MMI. Le sue caratteristiche tattili facilitano l’individuazione dei comandi soprattutto durante la marcia. Attorno alla manopola principale si trovano quattro tasti dalle funzioni fisse, i cosiddetti “hard key”, dai quali si comandano i menu di base: navigazione, telefono, “car” e “media”. Gli altri quattro tasti (“soft key”), illuminati da dietro, hanno invece funzione variabile, a seconda del menu attivo.

Le funzioni svolte di volta in volta da tali tasti sono rapidamente e intuitivamente riconoscibili, oltre che dalle scritte proiettate, anche dai colori vivaci dei “soft key”.

Tutte le indicazioni del sistema vengono visualizzate sul display centrale del quadro strumenti. Il display è stato realizzato in maniera totalmente digitale, senza elementi meccanici e con la possibilità di configurare la grafica. I vetri che vi sono applicati creano un effetto tridimensionale, dando alla visuale una profondità che non sarebbe stato assolutamente possibile ottenere con un display normale.

Accanto al grande quadrante rotondo, creato virtualmente, del tachimetro analogico sempre visibile, sul lato destro del quadro strumenti si possono visualizzare a piacimento tante altre varianti grafiche selezionabili con i tasti che si trovano sul volante e che comprendono l’infotainment, le varianti classiche della navigazione con pittogrammi o cartina, un contagiri oppure informazioni per ridurre i consumi o per conoscere lo stato di esercizio del motore ibrido.

Il display dell’infotainment è strutturato con icone disposte a semicerchio. Quando l’utente gira la manopola principale dell’MMI, le icone ruotano simultaneamente e con movimento analogo finché, premendo il tasto, non si seleziona la funzione desiderata. L’uso delle immagini rende la comunicazione intuitiva, più facile e rapida dei tradizionali messaggi scritti.

“Audi drive select”
La Audi A1 Sportback concept è dotata dell’“Audi drive select”, disponibile a richiesta per l’attuale generazione della bestseller Audi A4. Si tratta di un sistema che consente di scegliere fra due diverse configurazioni preimpostate per la trazione, i cambi di marcia e il telaio con gli ammortizzatori “Audi magnetic ride”.

Come impostazione standard viene programmata la modalità “efficiency”, con la quale la risposta del motore e del cambio ai comandi dell’acceleratore e dei bilancieri risulta più dolce: un’impostazione che si adatta perfettamente a una guida rilassata ma offre allo stesso tempo grandi margini per ridurre efficacemente i consumi di carburante e, di conseguenza, anche le emissioni.

In assetto “efficiency” la Audi A1 Sportback concept può essere utilizzata per percorrere distanze fino a 100 chilometri con alimentazione esclusivamente elettrica a una velocità di tutto rispetto. La potente batteria permette di superare nettamente i 100 km/h. Il motore a combustione si rimette in funzione solo quando la carica della batteria scende al di sotto della soglia del 20%.

In questa modalità l’energia erogata dal motore elettrico non viene utilizzata per incrementare la coppia del motore a combustione. Quando si attiva, il motore elettrico opera autonomamente, con l’obiettivo di abbassare i consumi. Il suo funzionamento è basato su numerosi parametri, che sono modificabili dal menu della navigazione. Quando la batteria è al massimo della carica e il percorso è inferiore ai 50 chilometri, viene selezionata sempre la modalità “efficiency” ad alimentazione esclusivamente elettrica.

Dato che il sistema di navigazione conosce le escursioni altimetriche del percorso, sa anche quando si presentano le fasi di recupero e i punti di maggior fabbisogno di energia (cioè le salite). Questo accorgimento permette di sfruttare al massimo l’energia del motore elettrico, rendendo così ancora più efficiente la guida.

La modalità “sport” soddisfa pienamente le aspettative di chi conosce e apprezza il proverbiale dinamismo e il comfort di una Audi. Quando è attiva questa modalità, il sistema elettronico si avvale anche della coppia erogata dal motore elettrico, in modo da permettere alla vettura di ottenere le migliori prestazioni dal punto di vista dell’accelerazione e della dinamica laterale.

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Il motore
Sotto il cofano della Audi A1 Sportback concept pulsa un motore 1.4 TFSI turbo quattro cilindri. Questo propulsore è un’evoluzione del motore montato in serie per la prima volta sulla Audi A3. Mentre sulla A3 il TFSI 1.4 eroga 125 CV (92 kW), sulla concept raggiunge una potenza di 150 CV (110 kW) a 5.500 giri. La coppia massima di 240 Nm è disponibile in una fascia molto ampia, che va dai 1.600 ai 4.000 giri.

Gli ingegneri della Audi hanno già ampiamente dimostrato, sia sui circuiti di tutto il mondo che su strada, l’alto livello delle prestazioni offerte dalla tecnologia FSI abbinata alla sovralimentazione: il motore 2.0 TFSI nel 2008 si è aggiudicato per il quarto anno consecutivo il titolo “Engine of the Year” assegnato da una giuria di esperti.

La tecnologia adottata in quel motore è stata ripresa anche nel 1.4 TFSI così da poter abbinare, ancora una volta, la massima efficienza a elevate prestazioni. Gli iniettori multiforo garantiscono una miscelazione assai omogenea e una combustione estremamente efficiente. Ciò favorisce efficacemente anche la riduzione delle sostanze inquinanti.

Il turbocompressore integrato permette di ottenere una risposta pronta del motore e una curva di coppia ancora più armonica. Praticamente già l’80% della coppia massima è disponibile appena sopra il minimo, a 1.250 giri. Anche dal punto di vista della silenziosità, il nuovo 1.4 TFSI stabilisce nuovi record per la categoria.

La trasmissione
La trasmissione è affidata al cambio a doppia frizione Audi S tronic, dalle doti spiccatamente sportive. Questo cambio consente di inserire le marce nel giro di una frazione di secondo senza dover premere il pedale della frizione e senza che il cambio di marcia comporti un’interruzione della trazione, ed è in grado di funzionare, se lo si desidera, anche in modo manuale. Per le cambiate manuali, il guidatore ha a disposizione appositi comandi fissati al volante. Con il pomello della leva del cambio sulla consolle centrale si inseriscono la retromarcia e la posizione “N”. La posizione di parcheggio si innesta automaticamente quando si inserisce il freno di stazionamento elettrico.

Fra il motore a combustione e il cambio è situato il motore elettrico da 27 CV (20 kW) che, a seconda della modalità selezionata, può funzionare sia da solo che, con attivazione automatica, parallelamente al motore a combustione. L’alimentazione elettrica è fornita da un gruppo di compatte batterie agli ioni di litio, alloggiato nella parte posteriore della vettura per garantire una distribuzione ottimale del peso.

La A1 Sportback concept è una vettura a esclusiva trazione anteriore, sia che si usi solo il motore a combustione, sia che si usi solo quello elettrico, oppure che siano in funzione simultaneamente i due motori, come per esempio nella fase di boost. In accelerazione l’elevata coppia complessiva di 390 Nm è data dalla somma della coppia del motore 1.4 TFSI (240 Nm) e di quella del motore elettrico (150 Nm).

Il cut off, ovvero la cosiddetta fase di recupero, rappresenta uno degli strumenti più importanti utilizzati per incrementare l’efficienza attraverso il recupero dell’energia frenante e la successiva conversione del calore, che altrimenti si disperderebbe, in energia elettrica.

Normalmente la Audi A1 Sportback concept può essere impiegata con un’alimentazione mista di motore a combustione e motore elettrico. Grazie alla gestione intelligente dei due motori, al recupero e al sistema automatico start/stop, il consumo di carburante si abbassa del 30% circa rispetto al funzionamento basato esclusivamente sul propulsore a benzina.

Nonostante il peso aggiuntivo (circa 40 chilogrammi) dei componenti del motore elettrico, la vettura consuma nella modalità di funzionamento mista solamente 3,9 litri di benzina per 100 km. Basse, di conseguenza, anche le emissioni di CO2: in media 92 grammi al chilometro.

Un’interessante alternativa sia dal punto di vista ambientale che economico, specialmente per i percorsi brevi, è rappresentata dalla possibilità di viaggiare ad alimentazione esclusivamente elettrica, anche perché sia le prestazioni che l’autonomia di quasi 100 chilometri sono decisamente soddisfacenti. Quando si fa il “pieno di corrente” invece che di benzina, i vantaggi sono evidenti: anche tenendo conto del prezzo relativamente alto della corrente elettrica di un’utenza domestica in Germania, il risparmio rispetto alla benzina è superiore all’80%. Ancora maggiore è il vantaggio per l’ambiente grazie alle “emissioni zero”: un aspetto particolarmente apprezzabile nelle aree metropolitane.

Il telaio
Il presupposto tecnico su cui si basa l’altissimo livello di sicurezza di guida è rappresentato dalla raffinata costruzione del telaio, con avantreno McPherson e retrotreno a ruote indipendenti a quattro bracci. I grandi cerchi da 18 pollici, su cui sono montati pneumatici 225/35 R18, contribuiscono a elevare tanto il piacere di guida quanto la sicurezza. Il nuovo meccanismo di bloccaggio trasversale dell’avantreno, comandato attraverso l’ESP, realizza una ripartizione della forza in funzione della modalità di guida, aumentando così la precisione dello sterzo e la manovrabilità e migliorando la trazione e il dinamismo in curva.

Il telaio dinamico è messo a punto per una vettura agile e sportiva dotata nello stesso tempo di grande stabilità, in particolare in curva. Questo telaio convince anche per il comfort, all’altezza delle esigenze delle vetture dei segmenti superiori.

All’elevata potenza dei motori corrisponde un impianto frenante di livello adeguato, con grandi dischi (quelli anteriori misurano 312 mm di diametro). Si tratta di un impianto ripreso dalle auto da competizione che, come tale, consente frenate eccellenti, senza il fenomeno del “fading”.

Un’ottimale manovrabilità è assicurata dallo sterzo elettromeccanico con servosterzo variabile in funzione della velocità, che vanta una perfetta reattività, una bassa sensibilità agli impulsi del fondo stradale e un consumo di energia estremamente ridotto.

Le qualità dell’assale a quattro bracci derivano dalla capacità di contrastare separatamente le forze longitudinali e quelle laterali. Il veicolo risulta pertanto più rigido in senso trasversale, a tutto vantaggio della dinamica e della sicurezza. D’altra parte è più “morbido” lungo l’asse longitudinale, con effetti positivi sul comfort di marcia.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori, trova impiego l’innovativa tecnologia “Audi magnetic ride”, già apprezzata sulla sportiva ad alte prestazioni Audi R8 e sulla TT. Invece del normale olio, questi ammortizzatori utilizzano un fluido magnetoreologico, le cui proprietà sono modificabili attraverso l’applicazione di un campo elettromagnetico. Grazie a questo effetto si può modificare in qualsiasi momento il comportamento degli ammortizzatori applicando una tensione agli elettromagneti.

Il sistema “Audi magnetic ride” sfrutta questa proprietà per mettere a disposizione le giuste forze di smorzamento in qualsiasi situazione di marcia e, quindi, per ottimizzare comfort e dinamismo. Il sistema è gestito da un computer che riceve informazioni da appositi sensori e le elabora nell’arco di millisecondi. Il guidatore può scegliere fra due programmi: uno caratterizzato da una guida molto sportiva (con bassa viscosità del fluido magnetoreologico) e uno che assicura una guida più confortevole.

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