Si chiama Mirai, cioè Futuro, e non sappiamo se davvero sarà l’auto del futuro, ma certamente nei prossimi anni attirerà le attenzioni di tutto il mondo per essere la più bassa mai costruita. Migliorando di 6 centimetri il precedente modello (Flatmobile), la Mirai ottiene il riconoscimento dai giudici del Guinness dei Primati, che l’hanno iscritta nel Guinness Book of World Records, come l’automobile (guidabile) più bassa del mondo: appena 45,2 centimetri di distanza dalla terra.
Realizzata dalla Scuola Okayama Sanyo di Asakuchi, in Giappone, questo modello è perfettamente guidabile su strada, è elettrico grazie a ben 6 batterie, e console e strumentazione di bordo sono “riciclate” da quelle di una motocicletta. A guardarla assomiglia molto ad un’auto di Formula Uno guidata da un gigante perché si tratta di una monoposo fortemente aerodinamica, realizzata in acciaio e carrozzeria in fibra di vetro, è dotata delle tecnologie di ultima generazione come le luci LED e materiali realizzati direttamente dagli studenti del corso di ingegneria automobilistica, i quali non si sono di certo limitati ad assemblare i pezzi realizzati da altri. Ma com’è guidarla su strada?
Può essere spaventoso guidare la Mirai su una strada aperta al traffico. Quando la velocità supera i 40 chilometri all’ora la strada appare molto vicina all’occhio del conducente
ha dichiarato Harada Kazunari, preside della scuola Okayama Sanyo che l’ha provata, spiegando che si sta talmente bassi che quando si incrocia un’altra auto sembra quasi di dover essere investiti. Per questo gli studenti hanno deciso che quando escono con la Mirai, un’auto “normale” debba procedere davanti ed un’altra dietro, come una sorta di scorta.
Il team non è nuovo ad invenzioni simili. In passato infatti aveva realizzato anche un’auto anfibia ed un aero aliante. Non crediamo che questa macchina verrà mai commercializzata, ma saremmo curiosi comunque di vederla sfrecciare sulle strade. Vorremmo proprio vedere infatti come se la caverebbe sui dossi e nelle buche.
[Fonte e foto: Ansa]