Sono passati solo alcuni mesi da quando, nel dicembre 2007, il Fermo generale del settore ha fatto, per alcuni giorni, riscoprire agli italiani il vero e proprio dramma nel quale si dibattono le oltre 100.000 imprese del trasporto di merci su strada. Intanto – complice un prezzo del gasolio sempre più inarrestabile – l’“emergenza autotrasporto” non soltanto non si è arrestata, ma continua ad aggravarsi ogni giorno che passa:
• tariffe ferme a livelli di dieci anni fa e sempre più lontane dai costi operativi delle imprese;
• legalità, trasparenza del mercato e sicurezza della circolazione che tutti dicono di volere, ma che nessuno –committenti industriali e grande distribuzione – si adopera per rendere effettive;
• una logistica sempre più parassitaria, che, invece di contribuire alla razionalizzazione del sistema, appare solo un modo per far lucrare extraprofitti ad innumerevoli intermediari,
• una sciagurata concorrenza al ribasso da parte di pseudo-imprese che, nel silenzio delle autorità, mettono a frutto il minore costo del lavoro, a scapito della qualità del servizio e della sicurezza;
• la stretta creditizia che si abbatte sul settore, già pesantemente indebitato ed in cui i pagamenti oltre i 90 giorni sono la norma, costringendo gli autotrasportatori ad anticipare milioni di euro per poter continuare a far muovere i propri camion.
A tali questioni, che stanno portando al fallimento migliaia di piccoli e medi operatori, la politica fino ad ora ha dato risposte parziali, deludenti ed evasive; limitandosi, come unica medicina, a prevedere una volta all’anno, qualche elemosina in sede di Legge Finanziaria.
Sicurezza Stradale
Pessima la manutenzione dei semafori a Napoli
Pessima, secondo Assoutenti è la gestione e la manutenzione delle lanterne semaforiche napoletane. Come accaduto a Pasqua a via Gemito, all’altezza degli incroci con via Fracanzano e via Cilea, spesso vanno in tilt restando bloccate e creando lunghe file di veicoli con intasamento del traffico. Abbiamo dovuto personalmente segnalare la cosa e solo in seguito a ciò uno dei due impianti è stato del tutto spento, senza nemmeno lampeggio, con ovvio pericolo per la circolazione ed i pedoni. Si nota poi che molto variabile da semaforo a semaforo è la durata della luce gialla, da vari secondi a un istante con passaggio immediato dal verde al rosso.
Necessario concludere il programma sulla sicurezza stradale
CODICI esprime soddisfazione nell’apprendere il dichiarato impegno del PD in tema di sicurezza stradale. Riteniamo, infatti, che l’esigenza di un maggior rispetto del Codice della Strada, con relativo inasprimento delle sanzioni, sia parte essenziale per un miglioramento della sicurezza degli utenti della strada. Si è comprovato, effettivamente, che ad ogni introduzione di nuove norme per la sicurezza stradale vi sia stato un netto calo degli incidenti e dei morti, ma che tale effetto, con il passare del tempo, si attutisca senza apportare ulteriori benefici. “Questo significa che è essenziale istruire le nuove generazioni, portando nelle scuole una reale cultura della responsabilità e della sicurezza – argomenta Ivano Giacomelli, segretario nazionale CODICI-, il vero ed essenziale rimedio per evitare che i ragazzi (ma anche gli adulti), ignari dei pericoli e incoscienti, non rispettino il CDS, è inculcare in loro, fin da piccoli, l’esigenza indiscutibile del rispetto delle norme e il timore delle conseguenza alle quali si va incontro allorché assumano dei comportamenti scorretti”.
Sicurezza stradale, la patente a punti non fa più paura
La patente a punti non fa più paura. A cinque anni dall’introduzione del nuovo sistema, l’effetto sembra già esaurito e gli italiani sembrano sempre meno ligi al rispetto delle regole. A dimostrarlo è il fatto che una tra le norme più semplici del codice della strada, l’uso delle cinture di sicurezza, non è osservata da un italiano su tre. Secondo il monitoraggio Ulisse condotto dal Ministero dei Trasporti, ad allacciarsi la cintura è infatti nel nostro Paese solo il 64 per cento della popolazione contro l’83 per cento dei primi mesi di sperimentazione della patente a punti. Il tutto con conseguenze non solo sulla salute degli automobilisti, ma anche sulle casse del sistema sanitario nazionale. Se infatti la percentuale di utilizzo salisse al 95 per cento, il risparmio per lo Stato sarebbe di 1,3 miliardi di euro l’anno. Nell’utilizzo delle cinture, sottolinea il monitoraggio, il Paese marcia ancora a tre velocità: proporzioni d’uso abbastanza soddisfacenti ma da aumentare ancora al Nord (oggi sono all’82 per cento); proporzioni d’uso da migliorare con decisione al centro (65,6 per cento); proporzioni d’uso da incrementare consistentemente nelle regioni meridionali, (dove la percentuale si ferma al 46,3 per cento).
Sicurezza stradale: Task Force ACI per gli automobilisti
A partire da oggi, venerdì 21 e fino a domenica 30 marzo, per assistere gli automobilisti italiani e stranieri in movimento in occasione delle vacanze di Pasqua, l’ACI ha predisposto un piano d’assistenza straordinario. Il piano prevede la mobilitazione di 3.000 mezzi di soccorso, dislocati in 1.000 centri operativi, e circa 5.000 uomini specializzati nell’assistenza tecnica, che presidieranno strade e autostrade di tutto il territorio nazionale. L’intervento della “Task Force” Aci può essere richiesto, 24 ore su 24:
– al numero 803.116 (800.116.800 per gli automobilisti stranieri dotati di cellulare estero).
– attraverso le colonnine “SOS” dislocate lungo le autostrade.
– facendo esplicita richiesta alle pattuglie della Polizia stradale impegnate in una prima opera di assistenza.
Sicurezza stradale: incertezza nelle pene a carico dei pirati della strada
Investite e uccise mentre attraversavano sulle strisce vicino Castel Sant’Angelo a Roma. Al responsabile, ubriaco, il giudice concede i domiciliari. “Una notizia che ha il sapore della beffa – sostiene Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori – e che aggiunge indignazione ad indignazione”. Per quanto tempo ancora dovremo accontentarci di pene troppo blande che non hanno nessun effetto deterrente per i pirati della strada? – si chiede Miozzi, a capo di un’associazione che da anni è impegnata sul tema dell’emergenza sicurezza stradale. In Italia questo tema è una vera e propria spina nel fianco. Lo confermano i dati sugli incidenti in costante crescita: in drammatico aumento le vittime dovute a guidatori ubriachi e tossicodipendenti.
Sicurezza stradale: debutta sistema sanzionatorio transnazionale
Un conducente europeo che viola il codice della strada in un paese diverso da quello di immatricolazione del suo veicolo non potrà più restare impunito, perché sarà più facile identificarlo. Così a pagare non saranno più soltanto i trasgressori residenti, ma anche quelli stranieri che rappresentano circa il 5% del traffico e sono responsabili, in media, del 15% delle violazioni della velocità. E’ quanto prevede una proposta adottata oggi dalla Commissione europea che aumenta la sicurezza stradale in tutti gli Stati membri dell’Ue facilitando il sistema sanzionatorio transnazionale. La Commissione europea istituirà un sistema comunitario che permetterà lo scambio elettronico dei dati, così da notificare le infrazioni che avvengono al di fuori dei confini nazionali. Le infrazioni prese di mira dalla direttiva sono quelle che provocano il maggior numero di vittime: eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza, mancato uso della cintura di sicurezza e mancato rispetto del semaforo rosso.
Nasce la Abarth Driving School by Sandro Munari
Grazie alla sponsorizzazione di Adler Plastic e alla collaborazione di Sandro Munari – il più celebre pilota di rally italiano – nasce il progetto Abarth Driving School – Sandro Munari, una vera e propria scuola che offre ai giovani la possibilità di apprendere le migliori tecniche di guida sportiva a bordo di vetture performanti e affidabili ma sempre all’insegna della massima sicurezza. La garanzia della validità della Abarth Driving School risiede in due sole parole: Sandro Munari.
3.400 nuovi etilometri in dotazione alle Forze dell’Ordine
Grazie ai due accordi firmati dal ministero dei Trasporti con il ministero degli Interni – Polizia stradale e con l’Arma dei Carabinieri, circa 3.400 nuovi apparecchi in grado di rilevare la presenza di alcol nel sangue dei guidatori verranno messi a disposizione delle forze di polizia impegnate nei controlli sulle strade. A consegnare i primi esemplari a rappresentanti di Carabinieri, Polizia stradale e Corpo forestale dello Stato è stato oggi il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. La distribuzione alle unità in servizio sul territorio sarà completata nelle prossime settimane. La fornitura consiste in 120 strumenti di tipo “Provida 2000”, 948 etilometri, 2.298 “precursori” (strumenti che misurano solo la positività o meno del soggetto: in caso di positività il test viene ripetuto con l’etilometro vero e proprio) completi del relativo materiale di consumo e permetterà di effettuare oltre 1.500.000 controlli.