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Dainese rivoluziona il concetto di sicurezza nelle moto e introduce l’airbag!

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Dopo più di 10 anni di studi e sperimentazioni D-Tec® (Dainese Technology Center), il reparto ricerca e sviluppo di Dainese, ha introdotto nel corso delle prove del Gran Premio di Valencia 2007 il D-air® Racing in modalità completamente attiva. E proprio durante le prove libere della 250cc, in occasione dell’ultimo appuntamento del Motomondiale a Valencia, la versione racing del D-air® ha protetto Marco Simoncelli dalle conseguenze di un rovinoso high-side. Il nuovo D-air® Racing era stato anche integrato all’interno delle tute dei piloti della 125 cc Simone Giorgi e Michael Ranseder durante le prove libere e ufficiali dell’ottavo di litro: entrambi i piloti sono caduti e il loro D-air® Racing si è opportunamente gonfiato proteggendoli durante la caduta.
Una nuova tecnologia per la protezione del pilota fa così il suo ingresso nel mondo delle competizioni con un sistema che, proprio grazie all’impiego di air bag, è in grado di proteggere il corpo del pilota in aree dove le protezioni tradizionali non riescono ad arrivare: le spalle, la clavicola e il collo. Le prove effettuate nei laboratori D-Tec® evidenziano infatti una capacità di assorbimento degli urti decisamente superiore a quella delle tradizionali protezioni composite, con le quali il D-air® lavora comunque in sinergia e crea un sistema di sicurezza testa-piedi.
L’aspetto più rivoluzionario del D-air® Racing consiste nel fatto che tutto il sistema è completamente contenuto in una nuova e specialissima appendice posta sulle spalle e sulla schiena del pilota, che prende il posto della classica “gobba”.
Il D-air® Racing funziona senza alcun tipo di collegamento con la moto e si attiva quando il pilota cade a causa di una scivolata della ruota anteriore (front low-side) o posteriore (back low-side) o in caso di high-side (si veda il filmato in home page sul primo test condotto ad Adria con uno stunt man n.d.r.). La gestione avviene tramite un sofisticato sistema di accelerometri e giroscopi posizionati all’interno della “gobba”, i cui segnali vengono gestiti da un algoritmo di interpretazione dei dati che decide il gonfiaggio. Il segnale di attivazione raggiunge un generatore di gas che gonfia il sacco in circa 40 millisecondi.
È dal 1996 che Dainese lavora su questo progetto, la messa a punto dei sistemi hardware e software di decisione ha richiesto tre anni di duro lavoro, nel corso dei quali è stata raccolta una mole imponente di dati sulla dinamica delle moto da competizione sia in assetto normale sia nel corso delle cadute. L’interpretazione di questi dati ha consentito di “modellare” l’algoritmo di attivazione, il vero e proprio cervello del D-Air® Racing.
Per la sua realizzazione Dainese ha costituito da tempo una speciale “Task Force” composta dai maggiori esperti nel campo della dinamica dei veicoli e della realizzazione di sistemi air bag, assieme a case costruttrici particolarmente sensibili al problema della sicurezza.
Per lo sviluppo del progetto, D-Tec® si è avvalso della stretta collaborazione di 2D e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Padova, inoltre hanno prestato la propria consulenza FIAT Qualità, TRW e KTM Racing Team. La totale assenza di vincoli fisici con la moto, il sistema di attivazione, i tempi di intervento e l’area protetta determinano quindi una profonda differenza con qualunque altro sistema simile e segnano un “salto tecnologico” nel campo della protezione dell’uomo nello sport.
Il D-air® Racing è dedicato esclusivamente all’impiego in pista, per piloti professionisti o per appassionati della guida in circuito. D-Tec® prosegue nello sviluppo del progetto D-air® Strada, pensato per la protezione del motociclista sulle strade aperte al traffico.

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Via | MotoriOnLine

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