L’India è un paese emergente, questo la Fiat lo sa bene, le sue intenzioni sono di espandersi continuando la sua collaborazione con la Tata, con la quale è riuscita ad accaparrarsi il quattro per cento del mercato, sembra che ci sia la probabilità che, per espandersi nel paese asiatico, il terzo in ordine di grandezza. Con Tata la joint venture è nata nel 2007, ed ha creato un impianto produttivo da 1200 mila vetture e 350 mila motori, a Pune, dell’India Occidentale. Inoltre la Tata utilizza i motori Fiat su altri modelli della gamma.
Alle voci di una collaborazione fra Fiat e Suzuki, si aggiungano anche quelle di un ostacolo rappresentato da Tata. All’inizio di questo mese il marchio torinese ha interrotto l’accordo di distribuzione con la Tata per creare una rete commerciale.
Di fatto, la Tata, oltre ad essere il marchio nazionale, è anche molto influente per la distribuzione. Ma anche Suzuki ha il suo peso sul mercato asiatico, i dati di bilancio al 31 marzo parlano di un numero importante di auto venduto in India, quasi 900 mila.
Ci sono dunque evidenti difficoltà per Fiat per la scelta tra Tata e Suzuki, partner di entrambe che, sul mercato asiatico, in generale, e indiano, nello specifico.