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Formula 1 – Ferrari: determinante l’apporto del propulsore sul lungo rettifilo di Interlagos

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Il Gran Premio del Brasile in programma la prossima domenica ad Interlagos è la gara nella quale si chiuderà un mondiale che vede tre piloti in lizza per la corona iridata con un debuttante quale principale favorito al titolo. Il circuito di Interlagos è un tracciato particolare con un lungo rettilineo in salita nel quale motricità, rapporti e potenza rappresentano i principali fattori necessari per costruire occasioni di sorpasso. A questi aspetti se ne aggiungono degli altri; infatti quale ultimo appuntamento della stagione, le squadre che avranno l’opportunità di portare unità motrici “fresche” potranno giocarsi la carta di parametrare la durata dei loro propulsori sulla distanza dei 500 km (l’impiego previsto per il weekend) e quindi cercare ulteriore potenza.

Kimi Raikkonen e Felipe Massa scenderanno in pista montando motori nuovi sulla loro F2007. “Quest’anno è stato abbastanza diverso dagli altri dal punto di vista della gestione del motore, diverso in termini di sviluppo, anche se ci sono ancora alcune aree nelle quali e’ possibile una progressione, in proporzione pero’ piu’ ridotta rispetto al passato, – dichiara Mattia Binotto, Responsabile dell’Ingegneria in pista e dei propulsori. “Il lavoro che possiamo fare e’ molto limitato. Comunque, questa differenza si applica soltanto alla struttura e allo sviluppo dei motori, perche’ in termini di operazioni in pista, non ho notato alcun cambiamento. La gestione del motore nell’arco di un weekend di gara rimane la stessa, il che significa che si interviene su alcuni parametri e limiti nel tentativo di ottenere la massima performance da parte di un motore, tenendo in grande considerazione l’affidabilita’. Questi elementi restano gli stessi da sempre.

Le restrizioni riguardo alla possibilità di sviluppo ed evoluzione dei motori hanno prodotto i loro effetti anche nei reparti specializzati dell’azienda. “I nostri progetti riguardo alle operazioni che avvengono nelle nostre officine per produrre e assemblare le diverse componenti sono considerevolmente cambiati. – continua Binotto – Nel caso della maggior parte delle componenti del motore siamo ora in grado di anticiparne la produzione e aumentare l’efficienza di tutta la nostra attivita’, e questo e’ un vantaggio molto forte in termini di riduzione dei costi, perche’ si puo’ cosi’ elaborare un preciso piano anche per razionalizzare queste operazioni.

Per il Brasile, le due F2007 avranno motori nuovi. “In passato, quando non dovevamo predisporre i motori per le ultime due gare, si potevano effettuare alcune sperimentazioni estreme da parte delle scuderie, ma ora con il blocco in atto abbiamo dei limiti su cio’ che puo’ essere fatto – dice Binotto, – Una volta potevamo attuare uno sviluppo mirato per singola gara, o addirittura sviluppare componenti speciali con vita piu’ breve. Ora, tutti gli elementi devono restare i medesimi, anche se e’ vero che la distanza da coprire per i motori che portiamo a San Paolo e’ diversa: 500 km invece di 1.000. Cio’ significa che possiamo provare ad incrementare la potenza d’uso del motore, ad esempio aumentare i giri del motore, tentando di ottenere i migliori risultati in termini di prestazioni. POssiamo anche farlo girare a temperature piu’ elevate. Considerando il circuito di Interlagos, il maggiore parametro da prendere in considerazione, e che riguarda i motori e’ l’altezza sul livello del mare, che ne determina una riduzione di potenza. Soprattutto, e’ da tenere in considerazione che il rettilineo principale dopo la corsia dei box e’ situato in alto, il che significa che la potenza erogata dal propulsore e’ al di sopra dei parametri. Bisogna quindi cercare di produrre la maggiore potenza sul rettilineo principale per avere l’opportunita’ di sorpassare, e dunque anche la scelta dei rapporti del cambio e’ molto importante. Questi fattori sono determinanti in quanto, quando si effettua il setup della vettura, la monoposto deve essere ottimizzata non necessariamente per ottenere il miglior tempo sul giro, ma piu’ per ricavare la massima velocita’ ed accelerazione sul rettilineo principale“.

Via | F1grandprix

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