La Mercedes può tirare un sospiro di sollievo. L’incredibile ed incresciosa violazione del regolamento delle scorse settimane, la quale ha dato un indubbio vantaggio al team tedesco che si ritrova da avere due catorci a due razzi affidabilissimi, verrà insabbiata. Come si legge questa mattina sul blog della Ferrari, i “furbetti” se la sono cavata con una pena che è poco più che uno scappellotto. Ma cosa è successo?
In pratica, approfittando dello stop di un paio di settimane della Formula Uno prima del Gran Premio di Montecarlo, la Mercedes ha effettuato dei test irregolari sulle sue auto. Ha infatti portato entrambe le monoposto di quest’anno ed entrambi i piloti a Montmelò e gli ha fatto compiere dei giri per mettere a posto alcuni settaggi, in maniera da migliorare le prestazioni in gara dal Gran Premio successivo. Visti i regolamenti moltro stringenti della Formula Uno, si tratta di una violazione gravissima, tanto che ci si attendeva pene severe come retrocessione in griglia dei piloti o punti di penalizzazione. Addirittura si pensava di togliere l’ultimo successo a Rosberg.
E invece? E invece è arrivato lo “scappellotto”. Pur riconoscendo l’infrazione, la Fia ha condannato la Mercedes a non partecipare al prossimo young test di Silverstone. È come se una squadra di calcio compiesse un’infrazione grave e le negassero di far disputare un’amichevole con la Primavera. A peggiorare ulteriormente questa vicenda c’è il fatto che la pena era stata suggerita direttamente dagli uomini Mercedes nell’arringa difensiva, ed il fatto che i giudici si siano piegati alle richieste dell’imputato è davvero una decisione inaudita.
Il rischio adesso è che la Formula Uno diventi un far west. Team penalizzati perché un meccanico ha girato un bullone quando non poteva o piloti che perdono una gara per aver superato il limite di velocità nella pit lane di un chilometro orario adesso si sentiranno autorizzati a fare quello che vogliono perché la Fia si è ammorbidita. O questo trattamento è riservato solo al team Mercedes? Siamo curiosi di sapere se lo stesso reato l’avesse compiuto la Ferrari, o un team minore come la Marussia o la Catheram, se il provvedimento disciplinare sarebbe stato lo stesso.
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