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Il pericolo di terrorismo ferma la Dakar 2008

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Alla fine, la minaccia terroristica ha avuto la meglio. La A.S.O. ha deciso di annullare l’edizione 2008 della Dakar, anno che avrebbe dovuto segnare il trentennale della mitica maratona del deserto, non essendo più possibile garantire le migliori condizioni di sicurezza per tutti i partecipanti sul percorso. Gli organizzatori della Dakar hanno così deciso di accettare le raccomandazioni del governo francese, in particolare il Ministero degli Esteri.

Nei giorni scorsi era giunta la conferma che il percorso della Dakar non avrebbe subito modifiche a dispetto degli attentati che, negli ultimi giorni del 2007, avevano colpito la Mauritania. Lo scorso 24 dicembre, quattro turisti francesi appartenenti ad un’unica famiglia sono rimasti uccisi, e un quinto gravemente ferito, da colpi d’arma da fuoco sparati da un gruppo armato in un attacco avvenuto ad una ventina di chilometri da Aleg, a 250 chilometri ad est da Nouakchott (nel sud-est del paese). Il 27, poi, un gruppo di uomini armati ha attaccato un avamposto nel nord del paese, in pieno Sahara, uccidendo quattro soldati mauritani, in un attentato riconducibile a matrice terroristica e al gruppo di Al Qaeda.

Ma dopo le ulteriori minacce dirette alla corsa lanciate da un’organizzazione terroristica del Maghreb islamico riconducibile ad Al-Qaeda, la A.S.O. non ha avuto altra scelta se non quella di cancellare l’evento sportivo. Nella nota ufficiale, gli organizzatori sottolineano come “la prima responsabilità sia quella di garantire la sicurezza di tutti: le popolazioni nelle nazioni visitate, i concorrenti professionisti e dilettanti, il personale tecnico, i giornalisti i partner e i collaboratori del rally. Il tema della sicurezza non è dunque mai stata e sarà mai oggetto di compromesso.

La A.S.O. condanna la minaccia terroristica che annichila un anno di duro lavoro, impegno e passione per tutti i partecipanti e i diversi attori del rally più grande del mondo. Consapevole dell’enorme frustrazione, specialmente in Portogallo, Marocco, Mauritania e Senegal, della delusione generale e delle enormi conseguenze economiche in termini di ripercussioni dirette e indirette per le nazioni visitate, la A.S.O. continuerà a difendere i principali valori dei grandi eventi sportivi e porterà avanti il suo impegno per uno sviluppo durevole attraverso l’Actions Dakar, iniziato cinque anni fa nell’africa sub-Sahariana con SOS Sahel International.

La Dakar è un simbolo e nulla può distruggere i simboli,” conclude il comunicato degli organizzatori. “La cancellazione dell’edizione 2008 non mette a rischio il futuro della Dakar. Offrire per il 2009 una nuova avventura a tutti gli appassionati del fuoristrada è una sfida che la A.S.O. si sobbarcherà nei prossimi mesi, fedele al suo impegno e alla sua passione per lo sport.

Via | RaceGarage

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